Pagati per scrivere

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Pagati per scrivere:

Sto scoprendo un nuovo mondo: quello della scrittura su Internet. Per ora faccio un cenno veloce sulle due principali modalità esistenti.

1) si può essere pagati per scrivere nel proprio blog o sito un articolo pubblicitario come questo. I siti a cui fare riferimento si chiamano pay per post (pagati per “postare”), e pagano se si pubblica un articolo pubblicitario su un argomento dato. Questo articolo è una prova richiestami proprio dal sito pay per post.   Enlarge your house with glue

La frase in inglese che vedete più sopra era necessaria per dimostrare al sito (pay per post, appunto) che sono la proprietaria di questo blog. In seguito ho potuto effettuare l’iscrizione. Tornando all’articolo pubblicitario citato più sopra, dove ho parlato di un concorso Enel per i blogger, ho dovuto spiegare le caratteristiche  del concorso utilizzando parole mie, ma seguendo indicazioni molto precise. Ho dovuto inoltre inserire delle parole chiave (o keywords, necessarie perché l’articolo sia trovato in fretta da Google) e scrivere che l’articolo era sponsorizzato.

Scriverlo è importante per la chiarezza e trasparenza nei confronti dei propri lettori: è giusto che sappiano che quel dato post ci è stato richiesto a scopi pubblicitari da quella determinata ditta e che non l’abbiamo scritto di nostra iniziativa. Ovviamente si possono fare critiche motivate e considerazioni personali sul prodotto, ma, ripeto, è fondamentale far sapere al lettore che l’articolo ci è stato richiesto e pagato dal marchio di cui stiamo parlando.

2) Si può poi essere pagati per scrivere per un altro sito internet, sono i cosiddetti Paid to write (pagati per scrivere, appunto): offrono la possibilità di scrivere articoli a richiesta che poi saranno pubblicati su blog o siti internet di altre persone. Come si guadagna in questo caso?
a) Alcuni siti offrono una cifra fissa per comprare gli articoli che scriviamo, ci pagano cioè i diritti su un testo che diventerà di loro proprietà e su cui non potremo vantare più alcun diritto. Ovviamente il testo dovrà essere originale e rispettare le regole della scrittura sul web, che si discostano da quelle della scrittura su carta.

b) Ci sono poi i siti che offrono la possibilità di guadagnare attraverso la pubblicità. In questo caso l’articolo resta generalmente di nostra proprietà e il gestore del sito, in cambio della possibilità che ci offre di utilizzare la sua piattaforma, condivide con noi i guadagni derivanti dalla pubblicità inserita nella pagina.

Queste sono le due modalità più diffuse relative allo scrivere nel web. Non c’è da aspettarsi chissà quali guadagni se si vuol essere pagati per scrivere, le cifre sono davvero ridicole, la concorrenza è spietata: spesso gli stessi autori, magari perché sono alle prime armi o hanno appena iniziato questo lavoro, offrono un prezzo più basso di quello inizialmente proposto dall’editore.

Per quanto mi riguarda sto studiando con molto interesse il mondo dei blog e dei social media. Vedremo come evolverà questa nuova esperienza che mi interessa soprattutto per capire come cambia la scrittura.

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