In occasione della festa del bacalà, ripubblico gli articoli scritti anni fa sull’argomento.
Il 7 maggio 2007, in occasione del ventennale della confraternita del bacalà e nel decennale del gemellaggio con l’isola norvegese di Røst, un gruppo di vicentini è partito da Venezia con l’intenzione di ripercorrere il viaggio di Pietro Querini (senza il naufragio, ovviamente). Ci sono voluti due mesi per arrivare e le tappe del viaggio sono state: Dubrovnick, Lipari, Palma di Maiorca, Cadice, Lisbona, La Coruna, Dublino, Bergen e Røst. Per il viaggio è stata utilizzata una due alberi, la Mandrake II, in ferro cemento con 150 mq. Complessivi di velatura, della potenza di 134 cavalli ferrovapore e lunga complessivamente 18 metri, adatta ai mari del nord.
I marinai, tutti vicentini, tranne l’armatore, erano: Antonio Chemello il cuoco che ha da poco sbaragliato tutti i concorrenti nella trasmissione “La prova del cuoco”, Furio Borgarelli skipper, Elena Borgarelli vice skipper, Luigi Pomi marinaio, Arnaldo Pozzato curatore del diario di bordo e Sergio Dolcetta di Pordenone armatore; inoltre qualche sponsor ha partecipato ad alcune tappe del viaggio che ha ottenuto il patrocinio della regione Veneto, della provincia di Vicenza, dei comuni di Venezia, Sandrigo e Røst, della Pro Sandrigo e della Regione di Nordland, nelle isole Lofoten in Norvegia. Ha ottenuto inoltre diverse sponsorizzazioni, molte delle quali legate al bacalà.
L’arrivo il 7 luglio è stato addirittura in anticipo di un’ora rispetto al programma previsto, merito della perfetta organizzazione secondo lo skipper, che aveva raccontato della grande fortuna avuta: il timone si era rotto appena arrivati a Røst.
Pur non avendo avuto
i problemi del Querini, anche i suoi hanno dovuto affrontare diverse difficoltà. Dal maltempo trovato a Ustica e prima di Gibilterra, al
timore del tetano dello skipper – che a Lisbona si era procurato un profondo taglio alla gamba; dal
ritrovarsi senza gasolio a Muros – cosa che ha obbligato l’equipaggio a cercare un camion cisterna, al maltempo prima e dopo Dublino – fatto che li ha costretti a saltare la tappa delle Shetland. Ci sono stati poi episodi inquietanti e buffi, come
l’avvistamento in mezzo alla nebbia della nave-fantasma del Querini (rivelatasi poi una delle attuali caravelle) o la proposta, da parte di un eclettico inventore, di
diventare venditori, fra una tappa e l’altra, dei suoi
lampadari antivento. Dappertutto una calorosa accoglienza. Il cuoco Antonio Chemello era davvero entusiasta del profondo legame di amicizia che legava e lega tutt’oggi Sandrigo a Røst. Nel 2007 preparò agli isolani 100 porzioni di bacalà alla vicentina con polenta portata da casa. Dopo due mesi il gruppo è tornato, stavolta in aereo.
Ma in questo agosto 2012, dato che ricorre in venticinquesimo anniversario della confraternita, hanno deciso di fare un altro viaggio per percorrere stavolta il ritorno del Querini da Røst. Il mezzo di trasporto è una cinquecento, gialla come la polenta.
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