Ancora su Strade morte
Ci sono delle novità sulla vicenda della mancata autorizzazione alla presentazione del libro “Strade morte” ad Altivole.
Il primo fatto nuovo è la lettera scritta dal prefetto che chiarisce la sua posizione (non compete alla prefettura stabilire l’autorizzazione o meno di un evento).
Il secondo fatto riguarda un incontro elettorale di Silvia Rizzotto, ex sindaco di Altivole e candidata consigliera alle regionali del Veneto con la lista Zaia; incontro che si terrà il 27 maggio in concomitanza – e questo è il terzo fatto – con la presentazione di “Strade morte” che si svolgerà grazie alla disponibilità della parrocchia.
Crediamo che, se la presentazione è stata possibile, lo si deve alla mobilitazione di tanti cittadini e cittadine che non hanno lasciati soli gli autori del libro. Resta la gravità del comportamento del sindaco di Altivole, Sergio Baldin (mio omonimo!) e della sua censura, che resta tutta.
Vorrei contribuire a riportare un po’ di verità in questa vicenda nella quale nessuno ha mai censurato la presentazione di un libro, men che meno uno che i libri per passione li promuove.
Sulla domanda di utilizzo di una sala comunale, trattandosi di manifestazione nel periodo nel quale vigono normative apposite emanate dal Ministero degli Interni, è stato posto un quesito alla Prefettura la quale ha in inizialmente espresso l’opportunità di procrastinare a dopo le elezioni tale manifestazione.
Il comune ha fatto proprio tale pronunciamento ed ha concesso la sala per una serata oltre il 31 maggio.
Successivamente la stessa Prefettura ha precisato che la presentazione del libro non rientrava fra le manifestazioni con rilevanza per la propaganda elettorale ed il Comune si è di conseguenza adeguato confermando la concessione della sala anche prima del 31 maggio.
Da tutto ciò vedo polveroni e montature, non certo quelle censure delle quali vengo accusato.
Gentile Signor Sergio Baldin,
La ringrazio dell’onore che mi fa scegliendo di postare un commento in questo piccolo blog, anziché in altri giornali ben più quotati (da VicenzaPiù al Fatto Quotidiano).
Le confesso che fatico a comprendere le motivazioni che l’hanno spinta a chiedere parere alla Prefettura in base alla normativa. La circolare n. 14/2015 infatti, così recita: “È fatto divieto a tutte le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”.
Cosa c’entra la presentazione del libro con quanto scritto nella circolare? Ma forse lei mirava solo a promuovere in modo originale il libro, e questo sta avvenendo: ieri è stato presentato ad Altivole e stasera a Vicenza.
Grazie dell’attenzione e buona serata
Maria Rosaria