Armi e finanziaria
Armi e finanziaria: in questi giorni ferve il dibattito sul nuovo decreto approvato dal governo Monti, tutti cercano di capire e quantificare quanto la manovra costerà ad ogni cittadino.
C’è un settore però che non è stato toccato da tagli di sorta: le spese militari.
L’Italia ha intenzione di acquistare in numero consistente due tipologie di cacciabombardieri super sofisticati:
il JFS35 (ne stiamo comperando 131 e non sappiano né se funzionano, né a quanto ammonterà il loro prezzo finale. Per ora il costo è fermo a 15 miliardi di euro) che sarà prodotto in parte in Italia, e che deriva da un accordo con gli Stati Uniti.
Il caccia europeo Eurofighter Typhoon (ne compriamo un centinaio) che ci costerà, più o meno, altri 10 miliardi di euro.
Il totale fa 25 miliardi di euro, in pratica la manovra appena varata.
Ma è difficile che il nuovo ministro della difesa, l’Ammiraglio Giampaolo di Paola, faccia pressione per annullare l’acquisto, soprattutto perché ne è stato il più strenuo sostenitore fin dall’inizio.
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