ASGI, umanizzare la legislazione su asilo e migrazioni
Asgi ripropone, aggiornandole, alcune importanti modifiche all’attuale legislazione italiana sull’immigrazione. Attualmente mi trovo in Spagna, a Madrid dove, nonostante le cose siano tutt’altro che perfette, esiste da anni la possibilità, per chi è presente sul territorio nazionale da un paio d’anni, di chiedere ed ottenere una regolarizzazione. Quando sarà possibile anche in Italia?
Asgi, ecco il comunicato:
Le novità introdotte negli ultimi anni nella gestione delle politiche migratorie hanno riconfigurato il quadro normativo di riferimento, peggiorando la qualità della vita e la condizione giuridica dei cittadini stranieri.
L’incapacità delle istituzioni pubbliche e della politica di comprendere la realtà migratoria che caratterizza l’Italia oramai da oltre 40 anni e l’irrazionale gestione del fenomeno (a partire dall’incontro a distanza dell’offerta e della domanda di forza lavoro, attraverso l’irragionevole sistema dei decreti flussi, peraltro di fatto inesistenti da vari anni) hanno prodotto effetti devastanti nella società, in primo luogo, sulle persone straniere, legittimando un clima di ostilità sociale (quando non di vero e proprio odio) utile esclusivamente alla politica e che ha allontanato i cittadini stranieri dal quadro costituzionale entro cui doveva essere determinata la loro condizione.
Occorre essere consapevoli che l’immigrazione straniera in Italia continuerà, anche perché perdurano i fattori politici, sociali ed economici che inducono le persone a fuggire dal loro Paese per cercare un futuro di libertà e di pace e una vita serena per sé e per la propria famiglia.
Il processo di stravolgimento del diritto di asilo in Italia ha subito un’accelerazione a partire dal dicembre del 2015, in una sostanziale continuità d’azione dei vari governi succedutisi a partire da quella data. La politica di cooperazione con i paesi di origine e di transito finalizzata al contenimento delle persone nei contesti dai quali sono in fuga, l’introduzione di nuove norme restrittive per mezzo di decreti legge e decreti ministeriali, la diffusione di prassi illegittime hanno contribuito a determinare, negli ultimi anni, un ulteriore salto di qualità dal punto di vista della contrazione dei diritti delle persone straniere, spesso associata alla contrazione dei diritti di tutti.
All’interno di questo complesso scenario, ASGI ritiene che sia urgente una netta discontinuità rispetto alla gestione normativa delle politiche migratorie degli ultimi anni.
La stagione politica che ha determinato una contrazione diffusa dei diritti ha finito per produrre una significativa torsione nella nostra democrazia, messa in pericolo in particolare dall’attacco generalizzato ai diritti dei cittadini stranieri.
E non si fa riferimento soltanto a quanto determinato dal governo precedentemente in carica perché la stagione della riduzione generalizzata dei diritti dei cittadini stranieri ha origine ben prima, coinvolge numerose forze politiche, istituzioni e attori non governativi e perciò richiede un cambiamento strutturale e articolato.
La discontinuità auspicata non può nemmeno limitarsi a una parziale riforma della normativa introdotta nell’ambito degli ultimi due cd. decreti legge su sicurezza ed immigrazione.
È urgente promuovere un dibattito ben più ambizioso e realistico.
ASGI chiede, al fine di ristabilire un livello sufficiente di rispetto del diritto alla protezione internazionale, ineludibile fondamento della democrazia italiana ed europea, che l’attuale governo e la sua maggioranza intervengano sulle principali cause che hanno determinato di fatto lo svilimento del diritto di asilo, di cui possono indicarsi dieci punti.
Non si tratta di un elenco esaustivo ma di una prima traccia, finalizzata all’individuazione delle urgenze sulle quali è necessario che il governo e la sua maggioranza intervengano tempestivamente in attesa di riforme legislative organiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza.
La posta in gioco è rilevantissima.
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