Asilo politico nella UE

Fulvio Vassallo Paleologo, a proposito della proposta fatta da Luigi Manconi e Giusi Nicolini, dichiara su Facebook:

 Le procedure di asilo si devono svolgere in Europa secondo gli standard delle Direttive Europee, con la Convenzione di Ginevra solo il 10 per cento dei profughi ottiene il riconoscimento di uno status legale e la Libia non aderisce neppure alla Convenzione di Ginevra.

In questi presidi umanitari occorre dotare le persone di un visto di ingresso per un paese europeo, e parliamo non di tutta l’Africa, ma degli eritrei, dei siriani, dei somali, che si trovano in Libia e lì vengono perseguitati. L’UNHCR stima che si tratti di 50.000 persone ingabbiate nell’inferno libico, la sola Germania in un anno riceve 77.000 domande di asilo (2012), L’Europa intera nel 2012 ha ricevuto solo 312.000 richieste di asilo e parliamo di 27 stati.

Perché questo ritrasferimento funzioni occorre modificare il Regolamento Dublino o sospenderlo temporaneamente, applicare la direttiva UE del 2001 sugli ingressi di massa per garantire protezione. Gli organi decisionali dell’Unione Europea devono distribuire gli asilanti tra i diversi paesi, in modo da rispettare la densità della popolazione, il numero di rifugiati già presente e le risorse del territorio, ma anche garantendo ricongiungimento familiare, motivi umanitari e inserimento delle comunità,standard di accoglienza davvero omogenei, come oggi non avviene.

Aggiornamento del 24.10.213:

Insisto, questa mi sembra l’unica proposta praticabile, certamente va considerato che la Libia non aderisce alla Convenzione di Ginevra e che nel Sinai egiziano comandano solo le bande di sequestratori che sparano anche sulla polizia egiziana (ed uccidono). Da lì occorre andare a prendere i profughi senza aspettare che arrivino in aree protette.

Molti sono già da mesi vittime di sequestro, estorsione ed ogni altro tipo di violenza, in particolare su minori e donne, tanti sono stati uccisi. Per questo chiediamo un corridoio umanitario, ma di questo certo a Bruxelles non vorranno sentire. RIPETO OCCORRE ANDARE IN LIBIA E NEL SINAI A LIBERARE I PROFUGHI SOTTO SEQUESTRO E FARLI ARRIVARE IN EUROPA.