Badanti, anziani, Inps e… Pin

Scrivevo qui delle difficoltà che si devono affrontare per effettuare una semplice comunicazione: Cara Inps, la badante si è dimessa.

Per fortuna siamo in Italia e le cose si possono risolvere, come sempre, all’italiana. Come? Semplice.

Chiedete a un’amica di telefonare dicendo che la persona che seguiva la badante non c’è più e che lei non sa niente di codici e di Pin e… magia! L’addetto al contact center, che il giorno prima vi aveva tanto parlato di privacy e sicurezza digitale, farà tutto automaticamente con il codice fiscale e il codice del rapporto di lavoro. Chissà come il codice Pin (proprio quello che ieri vi aveva regalato un bel mal di testa) non serve più; chissà perché con questo nuovo operatore è tutto più semplice.

Tutto finito?

Veramente no, resta un’altra piccola incombenza. Dovete pagare i contributi della badante per l’ultimo periodo di lavoro (sono 15 giorni). Purtroppo per voi non lo potrete fare con un bollettino postale, perché sempre in nome della semplificazione, gli stessi sono stati aboliti. Potrete pagare con un bollettino MAV andando in tabaccheria (reti amiche), in posta, in banca, online oppure chiamando il contact center. Ma il MAV lo dovrete stampare voi, e per farlo, vi servirà il Pin…

Ora però non arrabbiatevi, rilassatevi e aspettate domani, si sa, la notte porta consiglio e chissà che non salti fuori un’altra soluzione fantasiosa e all’italiana anche per il vostro bollettino. E intanto gustatevi la presentazione del sito dell’Inps, un po’ vecchia, ma è ufficiale.

 

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