Bocche cucite
Sono diventati otto i migranti che al Cie di Ponte Galeria, alle porte di Roma, si sono cuciti la bocca come forma di protesta estrema per chiedere di essere rimessi in libertà.
Non è la prima volta che avvengono proteste di questo genere. Essere privati della libertà senza aver commesso alcun reato porta le persone all’esasperazione. Anche di fronte ad abusi, i migranti non denunciano perché anche quando escono dal Cie sono senza permesso di soggiorno e vedono ogni rapporto con lo Stato come un pericolo. È lo stesso motivo per il quale non ci sono denunce da parte dei migranti che subiscono condizioni impossibili sul lavoro o da parte delle tante donne straniere che subiscono violenze o molestie sessuali: hanno paura a rivolgersi alle forze dell’ordine, perché per prima cosa verrà loro chiesto il permesso che non hanno.
In proposito Fulvio Vassallo Paleologo sostiene:
Non è la prima volta che questo succede, ma dopo le sconvolgenti immagini da Mineo (sotto il video delle proteste) e Lampedusa è altissima tensione in tutti i centri per stranieri siano Cie, Cara o Cpsa. Del resto in tutti questi centri si praticano forme di detenzione fuori dalle regole costituzionali ed europee.
Intanto Buon Natale a tutti noi e che il panettone ci vada di traverso!
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!