Continua la contabilità di morte

Ancora naufragi, Strage in mare,, morte

Ultimamente, presa come sono stata da questo nuovo blog, non ho seguito con molta attenzione le vicende del dopo Mare Nostrum (la nuova operazione “Triton”).

Ora credo sia interessante riprendere l’intervento del Capo di Stato Maggior della Marina in Senato.

Egli ha dichiarato: “È una sciocchezza dichiarare che mare Nostrum attirava i profughi”, ed ha proseguito fornendo alcuni dati:

  • +485% gli arrivi, -65% la superficie di mare pattugliato;
  • meno efficacia operativa;
  • meno attenzione a salvare vite umane;
  • meno controlli sanitari e della polizia per chi arriva;
  • meno coordinamento;
  • meno scafisti arrestati.

L’obiettivo raggiunto: i costi sono un terzo di prima. La facile previsione per i prossimi mesi: più morti.

Ricordo che queste affermazioni sono state fatte nel dicembre 2014.

Ebbene la previsione si è puntualmente avverata con i 29 morti di freddo (sic!) dei giorni scorsi. Si tratta di una contabilità che ci viene fornita quasi con fastidio; sono passati i giorni dell’emozione collettiva seguita al naufragio del 2013, i media quasi non danno più voce a Giusi Nicolini, la coraggiosa sindaca di Lampedusa.

Quanti morti ancora, quanti dovremo ancora contare prima che ci si decida davvero a salvare chi fugge dalla disperazione?

Aggiornamento: Stando agli ultimi dati, i morti sarebbero più di 330, in quanto le imbarcazioni erano 4 (una delle quali non è ancora stata trovata). Dalle altre tre sono state salvate 9 persone. Per quanto riguarda gli altri… il Mediterraneo si fa, ancora una volta, cimitero.

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