Che cos’è il Ramadan

ramadan preghiera

Ramadan, che significa “il torrido”, è il nono mese del calendario lunare islamico; mese sacro dedicato al digiuno e alla purificazione dei fedeli. In questo articolo se ne approfondiranno i vari aspetti e significati.

Il Ramadan è un periodo di tempo in cui i fedeli digiunano dal sorgere del sole fino al suo tramonto. Durante il giorno è quindi vietato mangiare e bere, ma anche fumare, avere rapporti sessuali e lasciarsi andare alla collera. Per i musulmani il digiuno è obbligatorio a partire dalla pubertà fino alla vecchiaia; sono esentati i malati, chi si trova in viaggio o deve fare lavori molto pesanti, le donne durante la gravidanza, l’allattamento e il periodo mestruale (i giorni di digiuno non fatti, saranno recuperati un po’ alla volta nel corso dell’anno).

Il significato del digiuno è simile a quello di altre culture e religioni. Mortificando i bisogni del corpo lo si purifica, cancellando i peccati commessi durante l’anno. Il digiuno, inoltre, insegna all’uomo l’autodisciplina, lo aiuta a capire le privazioni che vivono i poveri e permette di avere una maggior vicinanza ad Allah.

In questo mese si vuole ricordare la Rivelazione che Maometto, il profeta di Allah, ha ricevuto. In quell’occasione l’arcangelo Gabriele avrebbe esortato Maometto a diventare Messaggero di Allah.

In questo particolare periodo di tempo, le comunità si organizzano, modificando il proprio stile di vita. Si mangia al mattino prima del sorgere del sole, durante il giorno si digiuna e si prega; dopo il tramonto si rompe il digiuno mangiando un dattero o bevendo dell’acqua e poi cenando insieme.

Al termine del Ramadan, si celebra l’interruzione del digiuno (Id Al-Fitr). La festa, che dura tre giorni, è la più importante per il mondo musulmano e prevede lo scambio di dolci fra amici e parenti.

Il digiuno è uno dei 5 pilastri dell’Islam:

  • La testimonianza
  • la preghiera
  • l’elemosina
  • il digiuno
  • Il pellegrinaggio alla città santa di La Mecca almeno una volta nella vita (sono esentati coloro che non hanno il denaro per pagarsi il viaggio).

In Italia i musulmani sono il 2,6%, pari a 1.580.000 persone. I paesi a maggioranza musulmana possono, abbastanza agevolmente, modificare l’organizzazione lavorativa in funzione del Ramadan; da noi i ritmi del lavoro non tengono conto di questa particolare situazione. La religione islamica, però, prevede che ci si adegui allo stile di vita del Paese in cui si vive.

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