Cristina Oliveti e Centro Don Milani, al lavoro per i più giovani
Cristina Oliveti, memoria storica del Centro Acli don Lorenzo Milani, riassume la loro filosofia con una frase di don Milani:
Non c’è cosa più ingiusta che fare parti uguali fra diseguali.
Ecco la storia del Centro:
L’idea di fondo è che tutte le forze devono concentrarsi su chi è più debole, non solo riguardo ai compiti, perché sull’andamento scolastico influiscono lo star bene, il rapporto con le persone e come vivi in famiglia. Le prime esperienze di attività integrative risalgono agli anni ‘80, quando era nata l’esigenza di supportare famiglie con diversi figli in cui entrambi i genitori lavoravano; i ragazzini presentavano problematiche di relazione, o di difficoltà e non volontà di fare i compiti, che i loro compagni non avevano.
Siamo partiti attivando percorsi laboratoriali con l’intento di aiutarli a capire l’importanza di fare i propri compiti rispettando i tempi. Pian piano abbiamo avviato il doposcuola, inizialmente gestito da una venti
È uno spazio aperto a tutti, con la cucina perché vogliamo che passi l’idea di un luogo familiare dove si è liberi di parlare dei propri problemi o di tenersi tutto dentro sapendo che si sarà capiti, accettati e rispettati comunque. E i ragazzi che sono passati di qui anni fa, ricordano quel periodo in modo estremamente positivo.
Attualmente abbiamo una ventina di ragazzini delle medie, che vengono mandati dalla scuola, non necessariamente per problemi scolastici, perché hanno bisogno di un ambiente familiare. Facciamo anche un servizio alle elementari, per aiutarli nel passaggio alle medie.
Il servizio è attivo in periodo scolastico tutti i giorni dalle 14,30 alle 17,30 con cinque educatori e un gruppo di volontari. Siamo in contatto con la scuola, le famiglie e l’assistente sociale. Con il comune è attiva da anni una convenzione che ci permette di pagare gli operatori; sono cambiate molte amministrazioni di diverso colore politico, ma il valore del nostro lavoro è sempre stato riconosciuto. In collaborazione con l’associazione Noi organizziamo il Grest, con una frequenza quotidiana di 100 ragazzini, con cui vogliamo trasmettere l’importanza di utilizzare bene il tempo dell’estate.
Al suo interno c’è la “Notte sotto le stelle”, quando i ragazzi piantano le tende e dormono nel campo sportivo del patronato e poi la serata finale a sorpresa. Il tema di quest’anno è: “Rapporto tra vita reale e realtà virtuale”. Un altro evento che i ragazzi attendono con ansia è: “Giochi senza barriere” con gli anziani della casa di riposo».
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