Cromador Sandrigo, per la bonifica spenderemo un milione e 250mila euro
Cromador Sandrigo, dopo meno di tre settimane torno a scrivere di questa vicenda perché lunedì il consiglio comunale, ha approvato la modifica al DUP (Documento Unico di Programmazione) 2021-2023 che contiene l’impegno di spesa di 253mila €, che si aggiunge al milione di euro stanziato dalla regione per la bonifica della ditta fallita.
Con la modifica al DUP che potrete scaricare qui, la giunta comunale di Sandrigo ha approvato le spese di bonifica della fallita ditta Cromador. La novità è che l’importo è ancora più alto di quanto non fosse stato anticipato, tanto che il milione di euro fornito dalla regione non è sufficiente e l’amministrazione comunale deve aggiungere 250.000 € prelevandoli dal fondo di riserva.
Ecco cosa si dice nella delibera, che richiama l’articolo 250 del D.lgs n. 152 del 2006 intitolato “Bonifica da parte dell’amministrazione”:
“Qualora i soggetti responsabili della contaminazione non provvedano direttamente agli adempimenti disposti dal presente titolo ovvero non siano individuabili e non provvedano né il proprietario del sito né altri soggetti interessati, le procedure e gli interventi di cui all’articolo 242 sono realizzati d’ufficio dal comune territorialmente competente e, ove questo non provveda, dalla regione, secondo l’ordine di priorità fissati dal piano regionale per la bonifica delle aree inquinate, avvalendosi anche di altri soggetti pubblici o privati, individuati ad esito di apposite procedure ad evidenza pubblica. Al fine di anticipare le somme per i predetti interventi le regioni possono istituire appositi fondi nell’ambito delle proprie disponibilità di bilancio.
È interessante notare che il grosso della spesa non è tanto la bonifica del sito, quanto l’eliminazione dei rifiuti.
La domanda che continua a non trovare risposta è: “Perché non è stato fatto niente quando si sarebbe potuto obbligare il proprietario a bonificare? Perché si è continuato a concedere proroghe su proroghe?”.
Durante il consiglio comunale del primo marzo, l’assessore Giovanni Rigoni ha avuto il coraggio di dire che è una vergogna che ci siano imprenditori che, dopo aver guadagnato, nel momento del bisogno scappano, scaricando sulla comunità tutte le spese. Sentire questo discorso da parte di chi non ha fatto altro che rilasciare proroghe, suona come una grandissima presa in giro a tutta la comunità sandricense. Viene poi da chiedersi dove fosse lui in tutti questi anni, visto che, con l’amministrazione tutta, ha sempre approvato le proroghe e le richieste della Cromador.
L’opposizione, come al solito, anche se c’era non si è fatta notare. Non ci sono state domande che mettessero in difficoltà la giunta, non sono stati presentati fatti e documenti per chiedere chiarimenti. Piuttosto l’impressione è che non avessero approfondito l’argomento.
Ed ora possiamo solo aspettare di vedere cosa succederà in futuro. Alla prossima puntata…
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