Le decisioni del consiglio UE
Potenziamento dei controlli alle frontiere, degli accordi per un’efficace politica di rimpatrio, nessuna decisione in tema di asilo (rimandate al 2014): queste sono le reali decisioni del Consiglio, al di là delle trionfalistiche dichiarazioni del primo ministro Letta che potrete trovare più sotto nel post di AdnKronos.
Fulvio Vassallo Paleologo, su Facebook, fornisce alcuni importanti chiarimenti sulle reali decisioni assunte dal consiglio Europeo di Bruxelles tenutosi il 24 e 25 ottobre 2013:
Nessuna novità al Consiglio Europeo di Bruxelles. Solo una rituale espressione di “preoccupazioni” per le vittime di Lampedusa.
Piena continuità con le direttive e i regolamenti già adottati il 26 giugno scorso, incluso il Regolamento Dublino III, che dal primo gennaio 2014 sarà operativo e, anche se amplierà la sfera dei familiari che possono chiedere il ricongiungimento, renderà ancora più difficile la condizione dei potenziali richiedenti asilo che non intendono farsi identificare in Italia (per i quali si introduce la detenzione amministrativa).
ECCO IL TESTO DI QUANTO DECISO A BRUXELLES.
Una task force di “esperti” dovrà riferire entro il prossimo Consiglio di dicembre, Frontex ed Eurosur saranno rinforzate ma non si dice come, quando e dove, e soprattutto con quali risorse, dei problemi del diritto di asilo se ne parlerà solo dopo giugno 2014, quindi dopo il rinnovo del Parlamento, e forse anche di qualche governo, europeo.
Intanto i potenziali richiedenti asilo possono continuare a morire in mare e nei paesi di transito, o essere detenuti illegalmente, oppure ancora essere esposti agli agenti diplomatici dei governi, meglio delle dittature, dei paesi di provenienza, come si sta verificando in questi giorni in Sicilia.
Nessun impegno del Consiglio dell’Unione per misure di accoglienza umanitaria o per una equa distribuzione dei rifugiati a livello europeo. E questa la chiamano solidarietà…
La vita dei migranti in mano alle burocrazie europee ed agli apparati di controllo militare, FRONTEX ed EUROSUR. E sullo sfondo sempre le politiche di rimpatrio.
Adesso può essere chiaro per tutti. Ecco il testo in italiano.
TESTO ITALIANO DELLE CONCLUSIONI
CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA
Conclusioni – 24 e 25 ottobre 2013
EUCO 169/13 18
V. FLUSSI MIGRATORI
46.
Il Consiglio europeo esprime profonda tristezza per la recente e tragica morte di centinaia di persone nel Mediterraneo che ha sconvolto tutti gli europei. Sulla base dell’imperativo della prevenzione e della protezione e ispirandosi al principio di solidarietà e di equa ripartizione della responsabilità, occorre intraprendere un’azione decisa per prevenire la perdita di vite in mare e per evitare che tali tragedie umane si verifichino nuovamente.
47.
Il Consiglio europeo sottolinea l’importanza di affrontare le cause profonde dei flussi migratori potenziando la cooperazione con i paesi di origine e di transito, anche attraverso un appropriato sostegno dell’UE allo sviluppo e un’efficace politica di rimpatrio. Chiede inoltre una cooperazione più stretta con le pertinenti organizzazioni internazionali, in particolare l’UNHCR e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni nei paesi terzi interessati.
Occorre intensificare la lotta contro la tratta e il traffico di esseri umani non soltanto nel territorio degli Stati membri dell’UE ma anche nei paesi di origine e di transito. Inoltre, il Consiglio europeo chiede di rafforzare le attività di Frontex nel Mediterraneo e lungo le frontiere sudorientali dell’UE. La rapida attuazione da parte degli Stati membri del nuovo sistema europeo di sorveglianza delle frontiere (EUROSUR) sarà determinante per facilitare il rilevamento delle navi e degli ingressi illegali, contribuendo a proteggere e salvare vite umane alle frontiere esterne dell’UE.
48.
Il Consiglio europeo invita la task force per il Mediterraneo, di recente istituzione, guidata dalla Commissione europea e comprendente Stati membri, agenzie dell’UE e il SEAE, a individuare – sulla base dei principi di prevenzione, protezione e solidarietà – le azioni prioritarie per un utilizzo a breve termine più efficiente delle politiche e degli strumenti europei. La Commissione riferirà al Consiglio nella sessione del 5-6 dicembre 2013 in merito ai lavori della task force al fine di prendere decisioni operative. La presidenza riferirà al Consiglio europeo a dicembre.
49.
Il Consiglio europeo ritornerà sulle questioni dell’asilo e della migrazione in una prospettiva più ampia e più a lungo termine nel giugno del 2014, quando saranno definiti orientamenti strategici per l’ulteriore programmazione legislativa ed operativa nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia.
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