Diesel presenta la storia di Francesca in uno stupendo video advertisement

Francesca, video advertisement Diesel

Una pubblicità della Diesel nel mio blog? Vi chiederete se sono impazzita. No, tranquilli cari i miei due lettori! Francesca è il titolo di questo stupendo video che tratta un tema difficile in modo delicato e speciale.

Guardatelo e ditemi che ne pensate!

Non sono una fanatica della Diesel, però questo video merita un posto qui nel mio blog.

Ora che l’avete visto, cosa ne pensate? Io lo trovo meraviglioso, di una delicatezza unica.

Il video è stato pensato come omaggio al Gay Pride di giugno ed ha ricevuto gli strali dell’assessora veneta Elena Donazzan che si occupa di lavoro, formazione e pari opportunità (sic). La nostra è arrivata a vederci il demonio, in quel video! D’altro canto Donazzan non è nuova a questo genere di attacchi, ne ho scritto lo scorso anno a proposito di un laboratorio per bambini organizzato a Bassano.

Ma torniamo alla storia di Francesca. Si tratta, in realtà, di un ragazzo che non riconosce il corpo maschile in cui è nato e che si sente donna. Intraprende perciò il percorso che gli permetterà di diventarlo e, per farlo, si fa aiutare da delle pillole (il demonio secondo l’assessora). Nel video assistiamo alla sua metamorfosi fino all’imprevisto, meraviglioso finale: Francesca, ormai completamente donna, diventa suora di clausura.

Qualcuno potrebbe chiedersi: “Ma perché non si è fatta prete quando era un maschio?”. Ora, a parte che essere prete o suora è molto diverso, io ritengo che qui stia l’interessante e cioè il fatto che il video ci mostra l’itinerario vocazionale di Francesca e ci dice, sottotraccia, che nulla è scontato, che essere donna, anzi, diventare donna, non è un qualcosa con un finale già stabilito o predeterminato, ma che ognuno può cambiare e diventare altro, sempre nuovo e diverso. Se si riesce a fare un percorso di accettazione totale di se stessi, si è poi in grado di andare più in là e di riconoscere una vocazione come quella della monaca di clausura, come nel caso di Francesca. E l’accostamento fra una persona transessuale e la Fede, la Chiesa ed il Cristianesimo è bellissimo e molto evangelico, e tutti quelli che hanno letto un po’ i Vangeli lo sanno.

Tutto questo è molto positivo anche dal punto di vista degli stereotipi nei confronti dei transessuali: siamo infatti abituati a vedere immagini di persone vestite in modi assurdi, sempre eccessive, esagerate e di cattivo gusto, persone agli angoli delle strade che si vendono a quei maschi che cercano qualcosa di più trasgressivo rispetto all’incontro con una prostituta.

Qui ci viene offerta un’immagine completamente diversa, che cozza con tutti i luoghi comuni che abbiamo dentro e li ribalta, mettendoci davanti a possibilità altre ed aiutandoci ad uscire dalle ristrettezze delle nostre menti.

Per finire vorrei tranquillizzarvi: non sono così ingenua da pensare che Renzo Rosso (confesso di non sapere se è un bravo datore di lavoro che rispetta i suoi dipendenti, ma non è questo il punto), il proprietario di Diesel, abbia commissionato il video per motivi diversi dalla pubblicità dei suoi jeans. So anche che tutti i pubblicitari si stanno buttando su questa “fetta di mercato” rappresentata dalle persone che rientrano nel gruppo LGBTI.

Mentre siamo “ore pasti” tormentati da orribili pubblicità che mettono in mostra le cose più sgradevoli (microbi, dentiere, puzze, assorbenti…), qui abbiamo un video molto buono, fatto bene, con buon gusto e con un messaggio molto profondo al suo interno. Ed io ritengo che la storia di Francesca sia una boccata di aria pura.

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