Dopo la guerra di Natalia Molebatsi

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Natalia Molebatsi, Dopo la guerra

After the war

After the war, what do we do with
the guns and the machetes?
After the war, when the men and the boys return
What do we do with the guns and the machetes?
Do we toss them into the deepest of pits
Never to see them surface again?
Or do we keep them, intact, just in case
After the war, what do we do
with the guns and the machetes?
When the men and the boys are torn
and worn and dead!
What do we do, with the guns and the machetes?
Do we melt them into our walls as amulets?
Or do we pass them on to next brother
or stranger or buyer?
Just in case we need another war
After this one
After the war
What do we do with the guns and the machetes?
After the war

Dopo la guerra

 

Dopo la guerra, che ci facciamo con
i fucili e i machete?
Dopo la guerra, quando tornano gli uomini e i giovani
Che ci facciamo con i fucili e i machete?
Li facciamo forse rotolare giù nei pozzi più profondi
Per non farli mai più affiorare?
O li teniamo, intatti, in caso
Dopo la guerra, che ci facciamo
con le pistole e i machete?
Quando gli uomini e i giovani sono logori
e stanchi e morti!
Che facciamo, con i fucili e i machete?
Li fondiamo ai nostri muri come amuleti?
O li passiamo ai nostri fratelli stretti
o allo straniero o al cliente?
In caso avessimo bisogno di un’altra guerra
Dopo questa
Dopo la guerra
Che ci facciamo con i fucili e i machete?

 

 

Dopo la guerra
Traduzione di  Marco Fazzini – Natalia Molebatsi    direpoesia
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