Il Dream Gap della Barbie-Mattel e quello che penso del video italiano
Mi sono imbattuta nel video che vedete più sotto, leggendo un post su Linkedin. Si tratta di un simpatico video in cui bambine di varie nazionalità ed etnie, spiegano che cos’è per loro il Dream Gap (il divario fra ciò che desiderano e la realtà), chiedendo agli adulti di aiutarle a superarlo.
Questo è l’edizione italiana del video sul “Dream Gap” della Mattel, guardatelo attentamente, per favore.
Bello, vero? Lodevole. Confesso che sono sempre piuttosto prevenuta nei confronti della pubblicità: temo ci sia sotto qualcosa. In fondo quello che fanno i pubblicitari è convincerci a comprare i loro prodotti usando tutti i metodi possibili. Però questo video è bello dai! Il tema è vero e, anche se si tratta della Barbie (che a me non è mai piaciuta), affronta un argomento di attualità che è giusto far conoscere per superarlo insieme. Bene, pace fatta con la Mattel.
Solo che dopo, con la scusa che adesso l’Inglese lo capisco bene, mi sono guardata il video originale e…
Guardatelo anche voi e poi ditemi che ne pensate.
Vista la differenza?
Esatto!
Manca la bambina coi capelli ricci e la pelle più scura.
Non solo, mi sono accorta che il video è più corto di otto secondi e che anche il testo è stato tagliato, nella parte in cui si dice che molte persone ritengono i bambini più intelligenti delle bambine.
Così ho cominciato a chiedermi il perché di questi tagli. Perché in una pubblicità dove si parla di esclusione delle bambine si esclude quella con la pelle più scura? Perché lo si fa solo nella versione italiana? E così ho scritto queste considerazioni in un commento su Linkedin. La responsabile Italia di Mattel mi ha risposto immediatamente (anche se era domenica). Ecco cosa mi ha scritto:
Ciao Maria Rosaria, grazie del commento. Il video master ha subito dei cambiamenti tra la prima versione e quella doppiata, non abbiamo fatto tagli per escludere volutamente bambine o specifiche etnie: la diversity è uno dei punti cardine della nostra rivoluzione e non ci saremmo mai presi questa libertà visto che il messaggio che vogliamo veicolare è globale e univoco. Per quanto riguarda il testo, purtroppo “tradurre” le campagne è una delle sfide più grandi del nostro lavoro e non è sempre semplice riuscire a trasmettere con la stessa efficacia i concetti quando si lavora dall’inglese all’italiano. Spero che comunque il video resti in grado di raccontare l’essenza del nostro impegno in entrambe le lingue. Sono qui se hai bisogno di altri chiarimenti!
Dal mio punto di vista, l’unico modo per sapere se si è trattato davvero di un’esclusione voluta, è chiedere un parere a persone con lo stesso colore della pelle di quella bambina. Così ho chiesto a un’amica, italiana con la pelle scura. E lei ha dato ragione a me.
In seguito ad altri approfondimenti, ho scoperto che il video è lo stesso anche negli altri Paesi europei. Nel sito dedicato al progetto, Mattel spiega che l’impatto del Dream Gap è ancora più grande nelle bambine nere. Ed ecco il perché della bambina nera presidente.
Io penso che Mattel Italia abbia fatto un grosso scivolone: un Dream Gap mentre si parla della gravità del Dream Gap!
Hai perfettamente ragione. Nella parte originale la bambina africana è più presente e partecipe nel discorso.. Hai fatto veramente bene a segnalarlo..
Ciao, sì è davvero importante non lasciar passare sotto silenzio queste cose, anche se magari possono sembrare piccole e di poca importanza. Bisogna invece sottolinearle e fare presente le incongruenze perché solo così si può creare una società più matura e consapevole, dove le persone riflettono su quello che vedono e leggono. Grazie del tuo intervento!
Mari