Il silenzio viene da molto lontano
per sentirlo devi penetrare nella densità dell’origine
toccare la materia che sfugge dai suoi gravi enigmi
sorprendere la quiete nascosta nel movimento
mettere sotto chiave il brusio ineguale del destino.
Con una parola puoi nominarlo
e sfiorarlo con il pensiero
ma nel suo instabile e vasto regno
nessuno entra se non a piedi scalzi.
Si installa dove il tempo si arresta
estraneo a ombre e luci
e se a un tratto svanisce
il ribollente mondo rimane attonito.
Nessuno sa perché la musica dell’universo
è l’altra faccia del silenzio
tutti ignorano su che cosa si fonda
una tale sortilegio senza partitura.
Porto di uscita e di arrivo
profondità che non si appanna sulle alture
specchio invisibile della solitudine
che abita in tutti gli angoli del corpo
qualcosa di ancora più puro è il silenzio
quando per il tanto meditare sull’immensità
che non ha mai un posto
ti arrendi e ne senti la mancanza.
Jesús Urzagasti
Iscriviti alla Newsletter!
Articoli più letti
Pagine
Siamo storie
Di storia nella storia.
Angoli o centri
Di trama e ordito
Del tessuto del mondo.
Nicchie ricavate
In intrecci di eventi.
Noi siamo nella storia,
noi siamo la storia.
G. Ghermandi
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!