Il gigante dello stagno

Il gigante dello stagno

Il gigante dello stagno è una fiaba indiana:  

Tanto tempo fa gli animali della foresta vivevano tutti insieme felicemente e in pace.
Gli alberi frondosi regalavano loro ombra e riposo e lo stagno era ricco di acqua fresca e pulita.
Ma un brutto giorno, un gigante malvagio si immerse nello stagno e decise di vivere lì, nascosto sul fondo, e di divorare uno a uno gli animali che si avvicinavano per bere.
Nessun animale lo vide mentre si nascondeva nelle acque e così, ignari del pericolo, continuarono con le loro abitudini.
Ma di giorno in giorno qualche animale scompariva senza lasciare traccia e la paura cominciò a diffondersi nella foresta.
– Che cosa succede? Si chiedevano sempre più allarmati.
– Perché ogni giorno qualcuno scompare senza lasciare traccia?
Un giorno giunse sulle rive dello stagno una famiglia di scimmie.
Le più piccole, assettate e impazienti, fecero subito per tuffarsi nello stagno per bere, fare il bagno, spruzzarsi con l’acqua, ma il capo tribù le fermò:
– Aspettate, aspettate! E’ la prima volta che veniamo in questa zona e in questa foresta. Prima di bere, voglio controllare ben bene l’acqua.
La vecchia scimmia si avvicinò alla riva e osservò tutto intorno con attenzione, così vide che c’erano molte impronte di animali che andavano verso lo stagno, ma nessuna impronta che tornava indietro.
Allora capì che il pericolo era proprio lì, dentro lo stagno: qualcuno aspettava nell’acqua gli animali assetati e poi li divorava.
La vecchia scimmia pensò a una soluzione. C’era lì accanto un folto bosco di bambù e prese alcune canne. Erano lunghe e flessibili. Immerse un lato del bambù nello stagno e mise l’altro lato nella sua bocca e così riuscì a bere a volontà.
E così fecero anche tutte le altre scimmie.
Gli animali della foresta le stavano ad osservare e capirono che anche loro dovevano fare così per evitare il mostro invisibile che abitava lo stagno.
Il gigante malvagio rimase nascosto ancora un po’ sul fondo melmoso, aspettando gli animali, poi se ne andò lontano, solo nella notte così come era venuto.

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