I marò e l’ipocrisia italiana
Sembra avviata a soluzione la vicenda dei due marò italiani. Stando a quanto riferisce il quotidiano online La Repubblica la diplomazia italiana avrebbe raggiunto un accordo extragiudiziale con le due famiglie dei pescatori ammazzati “per errore e in buona fede” dai nostri valorosi soldati nell’esercizio delle loro funzioni.
In pratica lo stato italiano pagherà alle due famiglie un risarcimento pari a 146.000 euro ciascuna. Il quotidiano non precisa se e come cambierà la situazione giudiziaria dei due omicidi, se torneranno in Italia per essere giustamente processati, se non saranno processati, altro…
Questa vicenda mostra una ipocrisia di fondo: ci sono assassini di serie A e assassini di serie B; ci sono morti ammazzati di serie A e morti ammazzati di serie B.
La strage del Cermis provocata da aviatori statunitensi, ha provocato lo sdegno italiano perché gli aviatori sono stati processati negli Usa e, in seguito, promossi. Ora lo stato italiano sta facendo la stessa cosa con i marò: prima ha preteso che fossero trattati con tutti gli onori, divisi dagli altri detenuti, con cibo italiano e la divisa sempre addosso; ora paga la vita di due persone con i nostri soldi, non certo con i soldi dei marò, e pensa di aver risolto i problemi.
E sicuramente i due soldati al loro ritorno in Italia saranno accolti con tutti gli onori anche se sono e resteranno sempre due assassini.
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