Ican riceve il Premio Nobel per la Pace 2017

Ican Nobel per la Pace 2017

Ican, la Campagna Internazionale per il disarmo atomico (in inglese International Campaign to Abolish Nuclear Weapon), ha vinto il Premio Nobel per la Pace 2017.

Ican è una campagna internazionale che conta al proprio interno circa 440 organizzazioni appartenenti a 100 Paesi. Anche la nostra Rete Disarmo, di cui più volte ho scritto qui, fa parte della Campagna e quindi noi pacifisti italiani, in qualche modo, possiamo sentire il Nobel anche un po’ nostro. La società civile ha vinto, riuscendo a far passare il proprio desiderio di Pace e di messa al bando delle armi, prime fra tutte quelle nucleari.

Ican e il Nobel per la Pace 2017: un chiaro segnale per Usa, Corea e nuclearisti convinti; quello che c’è in ballo, infatti, è il trattato internazionale sulla messa al bando delle armi nucleari. Approvato 7 luglio a New York da 122 Paesi su 193 stati membri dell’Onu, il trattato rende definitivamente illegali le armi nucleari. È fondamentale sapere che l’Italia, con tutto l’arsenale statunitense e della Nato che si ritrova in casa, ha preferito non essere in aula per evitare di dover votare. Per questo, forti anche del Nobel ricevuto da Ican, Rete Italiana Disarmo e Senzatomica chiedono al Governo Italiano di firmare e ratificare il Trattato.

Ican, messa al bando armi nucleari
        #ItaliaRipensaci

        #nuclearban

 

 

Vediamo ora i punti principali del trattato:

  • Poter mettere alle strette i fabbricanti di armi nucleari.
  • Le armi nucleari non potranno più essere considerate uno strumento legittimo di guerra.
  • Divieto di fabbricare armi nucleari e di minacciarne d’uso.

Giovanna Pagani di WILPF-Italia- Womens International League for Peace and Freedom, ha dichiarato la sua soddisfazione così:

avere finalmente un Trattato giuridicamente vincolante che dichiara ILLEGALI le armi nucleari e mira alla loro eliminazione.

E qui sotto la parte iniziale del trattato:

“Ogni Stato parte si impegna a non sviluppare, testare, produrre, fabbricare, acquisire, possedere o immagazzinare armi nucleari o altri ordigni atomici esplosivi in nessuna circostanza”, o a “usare o minacciare l’uso di armi nucleari o altri ordigni atomici esplosivi”.

 

Ed ora, con don Tonino Bello: “In piedi, Costruttori di Pace!“, riprendiamo a camminare.

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