Il bivio e il sentiero, la radura e l’intrico: Laboratorio di scrittura sulle metafore dell’esperienza condotto da Leonora Cupane
Dal 23 al 26 agosto 2012
Agriturismo fattoria Pianetti, Gibilmanna (PA)
www.fattoriapianetti.com
La metafora è un fertile e straordinario narrativo e poetico: il filosofo spagnolo Ortega Y Gasset l’ha definita “uno strumento della creazione che Dio ha dimenticato all’interno delle sue creature, come un chirurgo distratto dimentica un bisturi nel corpo del paziente”.
In questo laboratorio di scrittura racconteremo aspetti della nostra esperienza ripensandoli poeticamente, attraverso la metafora della selva e le immagini che la abitano: il sentiero, il bivio, la radura, l’intrico di rovi, l’albero, la fonte, il ruscello, il nido, la tana, l’animale selvatico.
La selva è un mondo chiuso e misterioso, che può alludere all’inconscio oscuro e impenetrabile, ma anche a intimità, pace, silenzio, ricerca interiore. Può evocare smarrimento, labirinto, caos, viluppo inestricabile, ma anche ricchezza, intreccio, rigoglio, creatività; è anche luogo interiore di nascondimento, evasione, una nicchia dove rendersi introvabili. Implica l’attraversamento: può essere una transizione, un’esperienza d’iniziazione o di abbandono, o può essere una condizione perenne del vivere. Può essere popolata o deserta, oscura o fiorita. Nella selva vi sono radure (”Chari del bosco”, secondo M. Zambrano). Appaiono inaspettate, sono doni, sorprese che la selva ci offre. Quando s’incontra una radura, si respira, si espande lo spazio, ma si perde il sentiero, e può avvenire un mutamento di direzione. La radura è luce che penetra nel buio, ma può essere anche limbo, spazio sospeso, stagnante, sosta vuota.
La selva è dunque un’immagine molto sfaccettata, polivalente, che raduna polarità contrapposte: ne esploreremo le sfumature camminando e sostando negli splendidi boschi delle Madonie, in modo da nutrire l’immaginario autobiografico con l’esperienza sensoriale.
Lavoreremo sul crinale fra percezione, memoria e poesia, avvalendoci anche delle intuizioni di filosofi come Gaston Bachelard e Maria Zambrano sulla forza evocatrice e generativa delle immagini poetiche di spazi interiori.
Scriveremo in differenti ore del giorno, compresa la sera tardi e la mattina presto, perché al variare della luce e dei suoni anche la scrittura cambia timbro e colore.
Sperimenteremo diverse forme di scrittura autobiografica trasformando gradualmente la prosa in poesia, strada preziosa per dare forma e ritmo alle parole e renderle autentiche, vitali, curative.
L’obiettivo del percorso è sviluppare la sensibilità narrativa poetico – metaforica e la capacità di reinventare creativamente l’esperienza, grazie alle suggestioni del paesaggio e all’intreccio di memorie e voci fra i partecipanti: lo scambio di scritture formerà una selva di sguardi e voci, emozionante e arricchente da esplorare e attraversare.
La Fattoria Pianetti si trova nel parco delle Madonie a 1 km Dal santuario di Gibilmanna e a 14 km dalla splendida cittadina medievale di Cefalù, in una cornice naturale incontaminata, fra pascoli e boschi di querce secolari; è dotata di piscina.
Leonora Cupane è psicologa clinica e diplomata come esperta in metodologie autobiografiche alla Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari, di cui è stata poi docente e collaboratrice scientifica. È un’appassionata studiosa di poesia terapia e si sta specializzando in psicoterapia della Gestalt. Vive a Palermo, dove lavora presso enti pubblici e privati come formatrice biografa e consulente psicologa, utilizzando in entrambi gli ambiti lo strumento della narrazione poetica di sé. Finora ha condotto percorsi formativi con adulti, adolescenti, bambini, anziani, insegnanti, operatori sociali e sanitari, malati oncologici, pazienti psichiatrici. Da alcuni anni tiene anche laboratori in giro per l’Italia. Ha pubblicato il saggio “Il corpo parlante. La poesia come cura autobiografica” in “Attraversare la cura”, a cura di Laura Formenti, Erickson 2008, e come curatrice, insieme a Tiziana Ciampolini, il volume “Piccolo lessico per l’ascolto”, EGA 2009.
Orari:
Giovedì 23 agosto: dalle 16 alle 20 e dalle 21.30 alle 23.30
Venerdì 24: dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00
Sabato 25: dalle 7.00 alle 11.30, dalle 17 alle 20 e dalle 22 alle 23.30
Domenica 26: dalle 9 alle 13.30
Il laboratorio prevede un numero massimo di 18 iscritti.
Costo: 340 EURO tutto incluso (160 euro il costo del laboratorio, 180 euro tre giorni di pensione completa in agriturismo)
Il prezzo si riferisce al pernottamento in camera doppia; per la camera singola bisogna prenotare in largo anticipo e pagare un sovrapprezzo di 45 euro. Naturalmente, si può arrivare anche qualche giorno prima del laboratorio o fermarsi qualche giorno in più, pagando soltanto il
soggiorno e prenotando autonomamente.
Per informazioni e /o iscrizioni al laboratorio: info @ lecittainvisibili.com.
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