Qualcuno ricorda il film di Julia Roberts Erin Brockovich – Forte come la verità? Nella storia si racconta di una vittoria legale su una fabbrica che, inquinando il terreno con il cromo esavalente, provoca malattia e morte di molte persone (qui sotto il trailer del film).
E se vi chiedete cosa c’entri Tezze sul Brenta, un piccolo comune in provincia di Vicenza, con il film di Julia Roberts, vi rispondo che la metodologia statistica utilizzata dagli esperti del film, è stata tratta dalle statistiche reali fatte dall’Arpa di Padova sulla situazione di Tezze. Qualche anno fa si è occupata di questo anche Milena Gabanelli.
Bene, la storia del cromo esavalente l’ho sentita raccontare in diretta venerdì sera, durante l’incontro nazionale sul caso
Marlane-Marzotto.
La storia è iniziata nei lontani anni ’70, con la ditta Tricom, divenuta poi Galvanica-PM. L’inquinamento da cromo esavalente, oltre ad aver provocato la morte di almeno otto persone, ha provocato un inquinamento di circa 30 km. quadrati. Anche qui, come per il caso Marlane, ci sono problemi a condannare i colpevoli: il primo problema è che la ditta è fallita e quindi, anche se fosse condannata, non sarebbe più in grado di rimborsare nessuno; il secondo problema è che gli operai morti avevano, ahiloro, il vizio del fumo e, per questo motivo, il tribunale ha stabilito l’impossibilità di affermare con certezza che la malattia sia stata provocata dal cromo esavalente piuttosto che dal fumo.
In compenso gli attivisti del “
Comitato difesa territorio Tezze sul Brenta“, avendo gettato otto uova contro il tribunale per protestare contro la sentenza, sono ora sotto processo a Trento con le accuse di minacce e imbrattamento.
Il giorno 12 marzo ci sarà l’udienza a Trento.
Staremo a vedere cosa succederà.
Potete anche vedere le margherite di Tezze. Viene da chiedersi: se le margherite diventano così, cosa accade alla vita umana?
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