Immigrazione: la confusione regna sovrana
Confesso che faccio davvero fatica a seguire gli eventi di questi giorni relativi all’immigrazione. Eravamo rimasti al codice di condotta proposto dal governo alle Ong. A questo dobbiamo aggiungere gli incontri fra il nostro ministro e i libici, quello fra il presidente francese e i libici e l’assurdità della C-Star, la nave anti-profughi che aveva assunto degli irregolari come marinai.
Nei giorni scorsi sia il premier Gentiloni che il ministro Minniti hanno incontrato uno dei premier libici, Al Serraj, con cui hanno concordato l’invio di navi, aerei e 700 militari per contrastare i trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo. Poi è stato tutto un fiorire di smentite e contro smentite da entrambe le parti.
Ovviamente tutto questo è legato all’incontro che il presidente francese Macron ha avuto con i due principali premier libici al Serraj e Haftar (come si sa, in Libia ci sono anche troppi governi ed è difficile capire chi comandi davvero).
Ricapitolando:
- Macron ha dichiarato che vuole creare hotspot direttamente in Libia, per verificare sul posto le domande di asilo;
- Gentiloni e Minniti hanno detto di aver concordato con la Libia l’invio di navi per fermare i trafficanti;
- Al Serraj si è subito affrettato a smentire (forse per non vanificare l’accordo appena fatto in Francia?);
- il governo libico ha smentito al Serraj dichiarando che Gentiloni aveva ragione nel dire che l’Italia interviene su richiesta diretta della Libia;
- Il colonnello libico Massud Abdel Samat, dichiara che solo i guardacoste libici daranno la caccia agli scafisti.
Insomma tanta confusione in tema di immigrazione. A questo aggiungiamo la surreale comparsa della C-Star, chiamata da tutti la nave nera perché finanziata dall’estrema destra europea; la sua missione si chiama Defend Europe, perché l’intenzione è quella di bloccare i migranti nel Mediterraneo in attesa dei guardacoste libici.
Peccato che siano stati fermati a Cipro con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare: avevano infatti a bordo venti Tamil irregolari che hanno dichiarato di aver pagato 10.000 € ciascuno per poter venire in europa a chiedere asilo.
Un po’ strano voler difendere l’Europa dagli immigrati, usando degli immigrati irregolari per farlo…
E in tutto questo ci si dimentica sempre di chi fugge dalla Libia perché c’è la guerra (che noi siamo molto abili ad alimentare anche vendendo le nostre armi), e che accordarsi con la guardia costiera libica significa consegnare coscientemente nelle mani dei loro aguzzini persone che erano appena riuscite a sfuggir loro. D’altro canto il ministro Minniti ha dato prova di sé ancora in aprile, ricordate? Quando ha stabilito un accordo con tutti i capitribù libici, si è sentito dire: “Per noi che siamo beduini, gli accordi sono un fatto di sangue“, e lui ha prontamente risposto: “Io sono calabrese, e anche per la regione da cui provengo conta il sangue“.
E questo dice tutto.
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