Immigrazione, novità, aggiornamenti

Immigrazione, novità, aggiornamenti

Ci sono delle novità in tema immigrazione. Se ne parla poco, perché l’attenzione di tutti è sui richiedenti asilo, dimenticando gli altri migranti, che sono qui da anni e che da anni devono combattere con l’assurdità della burocrazia italiana. Non tutte le novità sono positive, ma ormai ci siamo abituati. 

Immigrazione, novità, aggiornamenti

  • permesso di soggiorno per attesa occupazione
  • cittadinanza per le seconde generazioni
  • tassa sul permesso di soggiorno

 

Permesso di soggiorno per attesa occupazione

In questo periodo di grave crisi economica, si è finalmente deciso di permettere il rinnovo del permesso di soggiorno per attesa occupazione. Nel 2012 si era provveduto ad allungarne la durata, prevedendo il rilascio per un anno e non più per soli sei mesi. Ora si è intervenuti ulteriormente in una situazione davvero esplosiva. Il permesso per attesa occupazione è sempre stato, infatti, l’ultima spiaggia per gli immigrati che avevano perso il lavoro. Ora, fortunatamente, non è più così: avranno più tempo per cercare un nuovo lavoro e,all’atto del rinnovo, potranno sommare i redditi dei familiari conviventi per dimostrare di avere sufficiente capacità economica. Qui la circolare del ministero.

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Questa, all’interno di novità e aggiornamenti in tema di immigrazione, è una nota molto dolente. Proprio in questo periodo sto rivedendo i miei articoli più vecchi sapete quanto tempo fa ho scritto il primo articolo sulla cittadinanza ai giovani nati in Italia da stranieri? Esattamente nel settembre 2010, quando ho conosciuto personalmente alcuni rappresentanti della Rete G2. La loro situazione è veramente assurda: sono nati qui, o sono arrivati piccolissimi, molti di loro vanno raramente nel loro Paese d’origine, di cui spesso non conoscono neppure la lingua; in compenso parlano con spiccato accento romanesco, napoletano o veneto, a seconda del luogo in cui vivono; conoscono a menadito Dante, Petrarca, la storia e la geografia dell’Italia eppure devono periodicamente andare a rinnovare il permesso di soggiorno, come fossero immigrati qualunque, mentre invece non hanno nessun percorso migratorio alle spalle. questo crea loro moltissimi problemi: dalla difficoltà a spostarsi in un altro Paese per studiare, all’impossibilità di partecipare a concorsi pubblici o di votare. eppure il Senato, che sembrava avrebbe approvato la legge di corsa, a inizio settembre, non l’ha più ripresa in mano. I ragazzi in questi giorni hanno organizzato un flash-mob, utilizzando l’hashtag #ItalianiSenzaCittadinanza e scrivendo cartoline-appello dove raccontano la loro storia e chiedono di ricordarsi di loro.

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Non so se ve lo ricordate, ma gli stranieri, per rinnovare il permesso di soggiorno, devono pagare ogni volta circa 80 € per le spese di stampa, spedizione e così via e poi un’altra tassa che va da 80 a 200€ a seconda della durata del permesso. Questo è stato un regalo del pacchetto sicurezza voluto da Roberto Maroni quando era ministro dell’Interno. In seguito la ministra Cancellieri aveva assicurato che la tassa sarebbe stata eliminata. Ci sono stati poi ricorsi anche all’Unione Europea finché in maggio, il Tar del Lazio  ha recepito la sentenza della Corte di Giustizia del settembre 2015, ordinando di non chiedere più il pagamento della tassa. Purtroppo il governo ha fatto ricorso al consiglio di Stato, che ha sospeso la sentenza del Tar. questo significa che, in barba a sentenze europee, che secondo l’ordinamento giuridico hanno una rilevanza maggiore rispetto alle leggi nazionali, lo Stato italiano continua a far pagare ai migranti che continuano ad essere limoni da spremere fino in fondo. E per oggi, sul tema: immigrazione, novità, aggiornamenti, è tutto.

 

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