L’immigrazione è un argomento estremamente controverso nel dibattito pubblico. È un tema che conosco molto bene fin dalla metà degli anni ’80. Ho lavorato al lungo negli sportelli immigrazione del vicentino ed ho anche scritto le mie esperienze in questo libro; ho poi contribuito a raccogliere, su richiesta della Caritas di Vittorio Veneto, le storie di vita di alcuni migranti fuggiti dalla Libia affiancando nel lavoro le volontarie dell’associazione Medi@età. Ho continuato a scrivere articoli e aggiornamenti legislativi, a raccogliere le storie delle persone nel blog e per riviste online.
Qui troverete tante follie legislative, alcune dimenticate a causa del passare del tempo – ma non per questo meno gravi – altre ancora in vigore e poi quelle nuove di zecca, inventate ad arte per rendere la vita il più difficile e complicata possibile a chi vuole solo lavorare onestamente per poter vivere onestamente e mantenere la famiglia.
Potrete trovare le differenze che passano fra essere immigrato che lavora e richiedente asilo, potrete leggere l’orrore dei Centri di Identificazione ed Espulsione, l’assurdità delle leggi sulla cittadinanza italiana, la totale follia della burocrazia, l’assordante silenzio delle istituzioni europee davanti ai troppi morti nel nostro Mediterraneo – il mare-cimitero, ma anche, sentirete, l’urlo silenzioso dei tanti che chiedono di arrivare e non ce la fanno o sono lasciati in mezzo al mare ad aspettare non si sa perché, non si sa cosa.
Leggerete, infine, dei tanti che lavorano ogni giorno perché tutto questo possa cambiare, perché le leggi diventino migliori, perché il clima nel nostro Paese cambi e si superino finalmente l’odio per “l’altro” e la paura verso chi non è come noi per rendersi conto che siamo tutti, semplicemente, umani.
Agosto 2020: forse qualcuno fra di voi si sarà accorto che non sto più scrivendo di immigrazione in Italia. Se vi chiedete il perché è presto detto: sono troppo disgustata da questa politica e dai politici che dovrebbero rappresentarci, tutelando i più deboli com’è scritto nella Costituzione.
Moria Camp, Isola di Lesbo, Grecia. Nella pagina dell’amica attivista per i diritti umani Nawal Soufi, ho trovato questa devastante lettera di una madre che vive, appunto, tutto l’orrore del campo di Moria. Leggetela e riflettete, per favore. È importante informarsi ed essere obiettivi per capire quello che succede.
Mentre impazza il coronavirus e sembra che al mondo non esista altro, vicino a noi si stanno consumando drammi molto più gravi nella più vergognosa indifferenza dei media e delle persone.
Una visita agli amici della cooperativa Con Te e ai richiedenti asilo ospitati al Canova, mi ha confermato quello che temevo. Per la gioia dell’amministrazione comunale tutta e dei firmatari della petizione al prefetto, l’hotel sta chiudendo.
Iscriviti alla Newsletter!
- Buonasera Dottor Chessa, sto cercando anch'io di capire...16 Agosto 2024 - 8:32 PM da Mari
- Salve, sono un docente di scienze umane e da qualche tempo...13 Agosto 2024 - 1:58 PM da Salvatore Chessa
- Ciao Roberto, grazie del commento. Sono totalmente d'accordo...4 Aprile 2024 - 3:13 PM da Mari
- Commovente e vera, Le cose che dice di una tragicità...2 Aprile 2024 - 12:24 PM da Roberto
Categorie
Siamo storie
Di storia nella storia.
Angoli o centri
Di trama e ordito
Del tessuto del mondo.
Nicchie ricavate
In intrecci di eventi.
Noi siamo nella storia,
noi siamo la storia.
G. Ghermandi