Io, Terry e Shannara

Shannara Chronicles

La saga di Shannara è una serie di romanzi fantasy scritta dallo statunitense Terry Brooks a partire dagli anni ’70.

A gennaio di quest’anno, Sky Atlantic HD ha trasmesso la prima serie TV “The Shannara Chronicles”, ispirata ai libri di Terry.

Qui sotto il trailer.

Terry e Shannara, compagni di una vita

Leggo libri da sempre, ma confesso che il rapporto che ho con Terry Brooks e la sua serie fantasy di Shannara, è particolare. È strano immaginare la propria vita che scorre parallelamente con una serie di libri (ventisette finora), accompagnandoti anno dopo anno. Ti trovi a chiederti: quale libro di Terry leggevo quando sono nati i miei figli? Cosa facevo quando è uscito Il druido di Shannara? Ah, sì, lavoravo nel tal posto! Invece, al tempo de Il primo re, facevo la volontaria.

In pratica, più o meno ogni due anni, io ho un appuntamento fisso con Terry Brooks e l’ultimo dei suoi libri. Lo sanno bene in biblioteca dove succede che mi senta dire: Guarda che è arrivato l’ultimo libro della serie che ti piace!

E la lettura riprende, ogni volta più avvincente. Ogni volta sapendo che la parola fine non c’è, ma che ci sarà un continua… fra due anni, se va bene.

Di cosa parla la saga di Shannara

La saga è ambientata in un lontano futuro quando, dopo secoli di guerre e distruzioni, la terra è completamente cambiata. Non esiste più la tecnologia. La natura ha ripreso il suo corso ed il verde è tornato a coprire rigogliosamente tutti gli angoli delle Quattro Terre. Ci sono diverse razze, frutto dei cambiamenti provocati dalle Grandi Guerre: Troll, Gnomi, Nani, Uomini. A questi si aggiungono gli Elfi, il popolo più antico, in possesso della magia e della capacità di guarire.

La magia, i Druidi, la lotta fra il Bene ed il Male

La magia del nuovo mondo è custodita e governata dai Druidi, che abitano nella fortezza di Paranor.

Le Razze sono spesso in guerra fra loro e nella saga si susseguono intrighi e tradimenti. Ma non è tutto, perché nelle Quattro Terre esistono anche personaggi oscuri, dotati di magia pericolosa, che vogliono sottomettere tutti. Ed ogni libro è il racconto di questa eterna lotta fra il bene ed il male. C’è sempre qualcuno che possiede una dote particolare, una magia segreta e che sarà chiamato a salvare il mondo. Sono i Druidi, depositari della magia, a cercare nelle Quattro Terre la persona a cui affidare l’incarico.

Shannara: una saga che è metafora del nostro mondo

E Terry Brooks, con la sua scrittura, scava a fondo nell’interiorità del personaggio. Fa emergere le paure, le piccole viltà, il desiderio di essere utile, la voglia di fare qualcosa d’importante, il terrore dell’ignoto. Tutti i pensieri e le riflessioni che ci vengono quando dobbiamo fare scelte di fondamentale importanza.

Questi libri, infatti, non sono soltanto dei bei romanzi fantasy, ma la metafora della nostra vita, individuale e collettiva. Metafora di una società in decomposizione, che sta distruggendo la natura per il profitto. Metafora del nostro essere persone capaci di slanci di bontà e momenti di vergognosa viltà.

Incipit de: La Spada di Shannara

Figlio Oscurità, Shannara

 

l sole tramontava già fra le profondità verdi delle colline a ovest della vallata, e le sue ombre rosse e rosate sfioravano gli angoli più remoti della campagna, quando Flick Ohmsford cominciò la sua discesa. Il sentiero calava giù irregolarmente per il pendio settentrionale, serpeggiando attraverso i massi imponenti che costeggiavano il terreno, sparendo nelle folte foreste delle pianure per ricomparire a tratti nelle piccole radure e negli spazi liberi della zona dei boschi.

Ora ho finito di leggere Il figlio dell’oscurità, ultimo libro tradotto in italiano e aspetto l’ultimo volume, forse per il prossimo anno.

Eccone un brevissimo assaggio:

Nell’alba ancora incerta, si avvicinò allo specchio d’acqua, e lo fissò. Era talmente immobile da sembrare una statua: la schiena dritta, le mani immobili davanti a sé, la testa alta. Il tempo si cristallizzò, e parve che in tutta la valle non sarebbe mai più accaduto niente e che loro tre sarebbero rimasti lì fino alla fine dei giorni.

Ho notato che, dopo quarant’anni di scrittura,Terry si è fatto esperto ed ha affinato la sua arte. Meno guerre e più autoanalisi e riflessioni. Meno ripetizioni degli stessi concetti. Sempre belle descrizioni della natura. Inoltre Terry ha scritto un libro sulla scrittura A volte la magia funziona, leggetelo! Se ne avete l’occasione, andate a Lucca Games e potrete conoscerlo personalmente.

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