Ho scoperto Elif Shafak grazie ad alcuni Ted Talks i cui titoli sono: “La politica della narrativa” e “Il potere rivoluzionario di un pensiero diverso“. In seguito, mi sono incuriosita e ho provato a cercare i suoi libri. La recensione che vi presento oggi, si riferisce al primo libro che ho letto e che si intitola, appunto, “La bastarda di Istanbul“. Più sotto vi racconto qualcosa di lei.
Il libro I reietti dell’altro pianeta, parla di due pianeti uguali; ognuno ha l’altro come Luna. Gli abitanti non si conoscono, ci sono rari contatti tramite navi spaziali, legati soltanto a scambi commerciali.
Lunedì scorso, all’età di 88 anni, se n’è andata Ursula Le Guin, grandissima maestra in quella che, purtroppo a torto, è considerata una forma di letteratura inferiore: la fantascienza. Voglio ricordarla ripubblicando la recensione di uno dei suoi capolavori, La Mano sinistra delle tenebre. E… Buon viaggio fra le stelle, Ursula!
Dalla vertiginosa altezza dell’albero, la bambina osservava tutto. Il tranquillo villaggio di Daggorhorn si trovava al centro della valle. Visto dall’alto, sembrava un posto remoto ed estraneo. Un posto di cui lei non sapeva nulla, un posto dalle estremità appuntite, senza recinzioni e senza filo spinato, un posto dove la paura non ti segue ovunque come un genitore ansioso.
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G. Ghermandi