Maya Angelou, Ancora mi rialzo
Maya Angelou se n’è andata nel maggio del 2014; il 4 aprile avrebbe compiuto 90 anni e il colosso Google le ha dedicato un doodle con i versi di alcune delle sue poesie.
Mi è piaciuta particolarmente questa poesia di Maya Angelou: la famosa “Ancora mi rialzo” ed eccola qui sotto.
Maya ha avuto una vita difficile: all’età di 7 anni è stata stuprata dal patrigno; quando questi è uscito dal carcere i parenti di Maya lo hanno ucciso. Lei si è sentita responsabile di quella morte e da allora ha vissuto cinque anni di mutismo finché un’insegnante è riuscita a farle nuovamente amare le parole.
Maya Angelou ha scritto la sua autobiografia suddivisa in sette parti, raccolte di poesie e testi teatrali. È stata attrice, ballerina, cameriera, cuoca. Ha lavorato per i diritti civili con Malcom X e Martin Luther King. Ha vinto moltissimi premi letterari ed è considerata una portavoce di spicco nella cultura afroamericana. Buona lettura.
Ancora mi rialzo
Potete scrivere il mio nome nell’ultima pagina della storia
con le vostre amare, contorte bugie.
Potete schiacciarmi nella terra
ma, come la polvere, io mi rialzo.
La mia sfacciataggine vi disturba?
Perché siete afflitti dallo sconforto?
Perché cammino come se avessi pozzi di petrolio
che pompano nel mio salotto.
Proprio come le lune e i soli,
con la certezza delle maree,
come le speranze che volano alte,
ancora mi rialzo.
Volevate vedermi spezzata?
Con la testa china e gli occhi bassi?
Spalle cadenti come lacrime,
indebolita dai pianti della mia anima?
La mia alterigia vi offende?
Non ve la prendete così tanto
solo perché io rido come se avessi miniere d’oro
scavate nel mio cortile.
Potete ferirmi con le vostre parole,
Potete trafiggermi con i vostri sguardi,
Potete uccidermi con il vostro odio,
ancora, come l’aria, io mi rialzo.
La mia sensualità vi disturba?
Vi coglie di sorpresa
Che io danzi come se avessi diamanti
alla confluenza delle mie cosce?
Dalle capanne della storia ignobile
io mi rialzo.
Da un passato radicato nel dolore
io mi rialzo.
Sono un oceano nero, impetuoso e vasto
che traboccante e gonfio avanza con la marea.
Lasciandomi indietro notti di terrore e paura
io mi rialzo
in un nuovo giorno miracolosamente chiaro
Io mi rialzo
Portando i doni lasciati dai miei antenati,
sono la speranza e il sogno dello schiavo.
E così mi rialzo,
mi rialzo
mi rialzo
You may write me down in history
With your bitter, twisted lies,
You may tread me in the very dirt
But still, like dust, I’ll rise.
Does my sassiness upset you?
Why are you beset with gloom?
‘Cause I walk like I’ve got oil wells
Pumping in my living room.
Just like moons and like suns,
With the certainty of tides,
Just like hopes springing high,
Still I’ll rise.
Did you want to see me broken?
Bowed head and lowered eyes?
Shoulders falling down like teardrops.
Weakened by my soulful cries.
Does my haughtiness offend you?
Don’t you take it awful hard
‘Cause I laugh like I’ve got gold mines
Diggin’ in my own back yard.
You may shoot me with your words,
You may cut me with your eyes,
You may kill me with your hatefulness,
But still, like air, I’ll rise.
Does my sexiness upset you?
Does it come as a surprise
That I dance like I’ve got diamonds
At the meeting of my thighs?
Out of the huts of history’s shame
I rise
Up from a past that’s rooted in pain
I rise
I’m a black ocean, leaping and wide,
Welling and swelling I bear in the tide.
Leaving behind nights of terror and fear
I rise
Into a daybreak that’s wondrously clear
I rise
Bringing the gifts that my ancestors gave,
I am the dream and the hope of the slave.
I rise
I rise
I rise.
A pesar de todo me levanto
Tú puedes escribirme en la historia
con tus amargas, torcidas mentiras,
puedes arrojarme al fango
y aún así, como el polvo… yo me levanto.
¿Mi descaro te molesta?
¿Por qué estás ahí quieto, apesadumbrado?
Porque camino
como si fuera dueña de pozos petroleros,
bombeando en la sala de mi casa.
Como lunas y como soles,
con la certeza de las mareas,
como las esperanzas brincando alto.
Así, yo me levanto.
¿Me quieres ver destrozada?
Con la cabeza agachada y los ojos bajos,
los hombros caídos como lágrimas,
debilitados por mi llanto desconsolado.
¿Mi arrogancia te ofende?
No te tomes tan a pecho
que yo ría como si tuviera minas de oro,
excavándose en el mismo patio de mi casa.
Puedes dispararme con tus palabras,
puedes herirme con tus ojos,
puedes matarme con tu odio,
y aún así, como el aire, yo me levanto.
¿Mi sensualidad te molesta?
¿Surge como una sorpresa
que yo baile como si tuviera diamantes
ahí, donde se encuentran mis muslos?
De las barracas de la vergüenza de la historia,
yo me levanto.
Desde el pasado enraizado en dolor,
yo me levanto.
Soy un océano negro, amplio e inquieto,
manando,
me extiendo, sobre la marea,
Dejando atrás noches de temor, de terror.
Me levanto,
a un amanecer maravillosamente claro,
me levanto,
brindado los regalos, legados por mis ancestros.
Yo soy el sueño y la esperanza del esclavo.
Me levanto.
Me levanto.
Me levanto.
Libri di Maya Angelou
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