Niger: la missione italiana non è gradita
Per la seconda volta in due mesi il Niger, tramite due suoi ministri, ha dichiarato di non aver bisogno della missione italiana approvata in tutta fretta dal parlamento, nonostante le camere fossero già state sciolte. Vediamo cosa è successo.
Ebbene sì: i ministri Alfano e Pinotti, non contenti del lavoro di discredito portato avanti nei confronti delle Ong, hanno chiesto l’approvazione in tutta fretta della nuova missione in Niger senza che il Niger ne fosse a conoscenza! Com’è possibile?
Quello che si sa è che, per la seconda volta in due mesi, il governo nigerino blocca la nostra missione, dichiarandosi profondamente contrario.
Secondo il nostro governo, la missione dovrebbe servire a rafforzare i controlli alle frontiere e sarebbe stata esplicitamente richiesta dal governo di Niamey. A quanto pare, però, le cose non stanno esattamente così ed il ministro dell’interno Mohamed Bazoum dichiara che il suo Paese potrebbe accettare una missione di esperti, senza ruoli operativi, non certo 470 uomini accompagnati da 130 mezzi terrestri e due velivoli C130.
Quanto questo abbia a che fare con gli interessi francesi nel territorio è da vedere. Sta di fatto che le spese previste per le nostre missioni all’estero per il 2018 sono pari a quasi 684 milioni di euro.
Qui potete vedere il ministro del Niger dichiarare la sua contrarietà alla nostra missione.
Più sotto, invece, quanto affermato su Twitter da Francesco Vignarca.
Ora vediamo se ci saranno risposte con “battutine” come qualche settimana fa… ?? qui si sta sfiorando la figura di palta epocale (e non solo sull’accordo o meno con il Governo nigerino… ma sulle “giustificazioni” date per la missione, poco attinenti alle richieste ricevute) pic.twitter.com/5bHSVVNKz4
— Francesco Vignarca (@kkvignarca) 10 marzo 2018
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