Noiviaccusiamo, lettera aperta al Governo
Noiviaccusiamo, così inizia la lettera aperta che la campagna lasciateCIEntrare, ha indirizzato al ministro dell’interno Marco Minniti, al presidente del consiglio Paolo Gentiloni e al governo tutto. La campagna, a cui aderiscono associazioni e attivisti per i diritti umani, intende alzare la voce e opporsi all’attuale, sciagurata politica, che il nostro governo sta portando avanti nei confronti dei profughi che fuggono dalla Libia.
Il ritiro delle Ong e il sequestro della #GolfoAzzurro
Il 12 agosto scrivevo che la Ong Medici Senza Frontiere è stata costretta a rinunciare al suo lavoro di ricerca e soccorso in mare a causa delle minacce ricevute dalla guardia costiera libica. Nel frattempo si sono ritirate anche le navi di Save the Children e di Sea-Eye che pure avevano firmato il codice di condotta voluto da Minniti.
Ieri un’altra Ong, la Proactiva Open Arms, anch’essa firmataria del codice, ha comunicato che la sua nave #GolfoAzzurro è stata costretta a seguire la guardia costiera libica: in pratica per un paio d’ore i libici hanno sequestrato la nave in acque internazionali rilasciandola con l’ordine di non “sconfinare” più nella zona ricerca e soccorso che ora è considerata dai libici loro prerogativa.
È interessante notare che, la presenza nello stesso tratto di mare della nave C-Star, che fa capo all’organizzazione nazista Defend Europe, non ha destato la minima preoccupazione: il nostro governo non ha sentito il bisogno di presentare anche a loro un codice di condotta da firmare e neppure trasparenza dei bilanci o altro. E qui sotto potete vedere il loro tweet, con cui si vantano orgogliosamente di aver aiutato i libici a fermare le Ong.
Ed è proprio di questi minuti l’articolo sul fatto quotidiano che riprende la minaccia al giornalista Andrea Palladino di Famiglia Cristiana da parte di Gian Marco Concas, di Generazione identitaria e responsabile tecnico dell’operazione Defend Europe. Dice Concas che Palladino è stato lasciato solo in quanto “apprendista galoppino sacrificabile“. Ma non è così e Palladino ha dalla sua parte tanti e tante e nessuno l’ha mai lasciato solo.
Noiviaccusiamo, la lettera aperta al governo:
Il messaggio è chiaro e le accuse sono molto pesanti. Si accusa il governo di:
Mancato Soccorso, Maltrattamenti, Trattamenti disumani e degradanti, Tortura, Omicidio e Crimini contro l’Umanità.
La lettera aperta ricorda che la Libia non ha mai sottoscritto la convenzione di Ginevra e che non ci sono le condizioni minime per il rispetto dei diritti umani: come si può quindi considerarla un Paese sicuro?
In Libia non esiste un governo ufficiale, ne esistono diversi e quindi come ci si può accordare con uno solo di questi e credere di essere a posto?
Stiamo pagando i libici, dopo averli addestrati e aver fornito loro le navi, perché si riprendano indietro i migranti in fuga, dopo che gli stessi migranti hanno pagato scafisti in combutta con la polizia libica; li faranno salire sui barconi per poi riprenderli e riportarli indietro, torturarli per bene prima di far fare loro un altro viaggio – nel caso trovassero altri soldi.
Anche l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati, nella persona di Agnes Callamard, è preoccupato e ha un sospetto. Teme che gli Stati Europei, la commissione e l’Italia
considerino il rischio e la realtà delle morti in mare un prezzo da pagare per dissuadere migranti e rifugiati.
Le associazioni e gli attivisti accusano inoltre il governo
- di permettere canali commerciali per il trasporto delle merci, ma di vietare canali umanitari per il passaggio legale e sicuro delle persone;
- di aver volutamente imposto un codice di condotta assurdo alle Ong per eliminarle dalla scena e delegare alla guardia costiera libica (che prende soldi anche dall’UE e dai trafficanti di esseri umani) il “lavoro sporco” di riportare indietro i migranti, come è stato fatto con Erdogan in Turchia;
- di aver introdotto il “reato di solidarietà”, perseguendo chi aiuta i bisognosi dicendo che favoriscono l’immigrazione irregolare;
- di utilizzare i soldi destinati al superamento della povertà in Africa per controllare i migranti.
Noiviaccusiamo,
E le accuse che stiamo avanzando sono terribili, fondate, e indegne di stati civili e democratici.
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