Questo corso – laboratorio di autobiografia mi ha fatto un po’ riscoprire il piacere di scrivere che avevo perso da molto tempo. In gioventù scrivevo un “diario” come tante altre ragazze della mia età. Poi, crescendo, con tutti gli impegni familiari e lavorativi, ho perso quella bella abitudine.
Scrivendo ho provato un senso di libertà e piacere che non credevo potesse avvenire.
Scrivere ti fa estraniare da tutto quello che ti sta intorno.
Mi è piaciuto tutto quello che abbiamo detto e scritto. Ci sono stati spunti che mi hanno fatto agitare e poi scrivere tanto, come se venisse da dentro, da lontano… eppure era così vicino!
Lo scrivere in questi ultimi anni della mia vita era diventato difficoltoso, spesso legato ad avvenimenti difficili e dolorosi. Per cui l’ho piuttosto trascurato.
In questi giorni sto riscoprendo il piacere della scrittura. Non che tutto sia risolto, ma mi pare di essere sulla buona strada.
In questi ultimi 5 – 6 anni della mia vita ho iniziato a scrivere, sporadicamente, in un quaderno dei pensieri che affiorano nella mia mente improvvisamente.
L’esperienza di scrittura in questo laboratorio mi ha stupito positivamente perché ho scoperto che riesco a scrivere con facilità senza tanto pensare: i ricordi, fatti, emozioni, esperienze, sentimenti, affiorano spontaneamente e si imprimono sulla carta.
Di solito si scrive per gli altri, per essere valutati, come a scuola; in questo contesto si scrive per se stessi, ed è un piacere, una liberazione. Mi sono rilassata.
Arrivata alla fine di questa prima fase, in cui abbiamo fatto esperienza di scrittura autobiografica, delle sue fonti, di diverse modalità, posso dire che per me c’è stata effettivamente un’evoluzione.
Scrivere è sempre stata una delle mie passioni, da bambina e da giovane ero anche abbastanza brava e tenevo un diario regolare. Avevo il mio spazio, potevo stare tranquilla e riuscivo ad esprimermi liberamente. Poi una serie di cose mi ha frenato.
Con questi incontri molte cose si sono messe in moto e in tumulto dentro di me, sono riuscita a esprimermi, ho “prodotto” qualcosa dopo tanto tempo.
Attraverso le proposte, ho provato ad analizzarmi meglio, con maggiore serenità, attraverso gli incontri e gli scambi mi sono arricchita delle esperienze dei miei compagni di corso, ho avvertito il calore di un’umanità in ricerca.
Sono riuscita a dare forma ai miei pensieri e ricordi.
Da tempo sentivo il bisogno di scrivere, sento il bisogno di mettere in ordine i ricordi. Per non dimenticare. Così ho comprato diversi quaderni, che sono rimasti inesorabilmente bianchi. Adesso ho cominciato a riempire il primo e scrivere mi dà un senso di serenità.
Forse è solo arrivato il tempo per farlo.
È stata, questa esperienza, ancora una sfida. È una fatica trovare le parole appropriate per dare forma ai pensieri, ai sentimenti, ai ricordi. Mi è piaciuto e mi ha arricchito.
Questo laboratorio mi ha fatto scoprire il piacere di scrivere, la spontaneità con cui riesco ad esprimere emozioni e sentimenti. Mi ha permesso di ripercorrere tappe della mia storia rivedendo con benevolenza il mio passato, riappropriandomi di volti, luoghi, persone mai dimenticati. Mi ha regalato la gioia di condividere con gli altri le nostre storie – e ho scoperto un modo diverso di guardare al passato che mi fa volgere uno sguardo più fiducioso verso il futuro.
Ho scoperto che la scrittura come metodo di racconto, raccolta, riordino, riflessione, fa per me… Vorrei avere il tempo per approfondire. Attendo con “ansia” i prossimi incontri.
Scrivere per me è come respirare, cioè un bisogno e un’ineluttabilità.
Da quando ho imparato a tenere la penna in mano, ho incominciato a imbrattare fogli, quaderni, agende con pensieri, poesie, racconti, ricordi, esperienze, diari e sfoghi di vario genere.
Nonostante questa mia familiarità, il laboratorio di scrittura è stato per me una gioia e una sorpresa. La gioia è ovviamente legata al fatto che sono riuscita a dedicarmi per ore ad una delle mie passioni. La sorpresa è stata invece il rendermi conto che ciò che scrivevo da sempre poteva essere visto da altre prospettive ed essere impastato con inediti ingredienti.
É stata una scoperta graduale, che procedeva in sintonia con i lavori stimolanti proposti dalla nostra docente. Le ore volavano come quando ci si diverte e le emozioni nascevano anche dalla consapevolezza di “fare qualcosa” assieme ad altre persone per lo più sconosciute. Grazie di cuore.
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