Orgoglio greco

orgoglio greco

Sto aspettando da diversi giorni il momento giusto per scrivere qualcosa sulla Grecia. Sono rimasta talmente incredula e basita dal comportamento dell’Eurogruppo dopo la vittoria nel “No” al referendum, che non  riuscivo a scrivere nulla,mentre pensavo che quello era un colpo di Stato. Le informazioni erano poco chiare, mistificatorie con falsificazione della realtà e dati parziali… Anche il mio amico Enzo Terzi, che in Grecia ci vive, mi aveva detto che preferiva aspettare per capire meglio.

Ma ora è arrivato il momento di scrivere. Sia chiaro, non ho nessuna intenzione di lanciarmi in una lunga trattazione di economia perché non sono un’esperta in materia. Quello che mi interessa è parlare dell’immagine che i media danno del governo greco e dei suoi ministri.

Inizialmente, quando ancora Syriza non aveva vinto le elezioni, la stampa usava un pesante sarcasmo nei confronti di Alexis Tsipras e del suo partito. Dopo la forzata accettazione della sua vittoria elettorale il tentativo di delegittimare il governo greco è proseguito sia da parte di molti esponenti politici, sia da parte dei media mettendo in luce aspetti secondari ed ininfluenti dal punto di vista politico. Non solo, si è tentato di delegittimarli anche dando notizie completamente false, come quella che mostrava un video del 2013 in cui il ministro delle finanze Yanis Varoufakis avrebbe insultato i tedeschi mostrando il dito medio. È risultato in seguito che la notizia era falsa in quanto il video era stato manipolato (vedi sotto).

I media però hanno continuato a porre l’accento sulla presunta eccentricità di Varoufakis e a screditare in tutti i modi Tsipras. Nei giorni scorsi sono arrivati perfino a criticare una camicia che Varoufakis ha indossato in parlamento dopo che, in precedenza, avevano criticato il fatto che indossasse una T-shirt.

Dopo le sue dimissioni, Varoufakis ha detto: “Indosserò il disprezzo dei creditori con orgoglio“.

La “colpa” del loro governo? Aver osato mettere in discussione le decisioni di Commissione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale (la Troika). Non eravamo abituati a sentire un presidente del consiglio chiedere rispetto come ha fatto Tsipras, dichiarare con forza la dignità e l’orgoglio del proprio popolo. Noi politici simili ce li sogniamo.

E allora quello che si fa in questi casi è una duplice operazione:

Primo: distogliere l’attenzione dai fatti concreti (la situazione greca e il fallimento delle politiche monetarie imposte dalla Troika) e spostarla dove fa più comodo (la camicia dell’ex ministro);

il secondo risultato che si ottiene è che la persona viene svalutata, trattata come le persone considerate diverse o inferiori (migranti, disabili, bambini…). E infatti l’incredibile cinismo dell’Eurogruppo (e del ministro tedesco Schaeuble in particolare) e il comportamento tenuto con Tsipras la notte del 12 luglio, è stato definito “waterboarding mentale” dal Guardian.

 Per finire, riporto qui sotto un tweet di Varoufakis relativo al suo presunto hackeraggio dei conti dei contribuenti greci. Ma è stato Varoufakis stesso a spiegare in che cosa è consistito il lavoro fatto: uno studio su cosa fare – e come – nel caso fossero stati costretti ad uscire dall’euro (cosa che i greci non hanno mai preso in considerazione, diversamente da quanto riportato dalla stampa nostrana).

E qui la cosa si fa interessante perché sotto le varie cortine fumogene e i depistaggi legati a moto, presunte stramberie, camicie folkloristiche e chi più ne ha più ne metta, è saltata fuori la scoperta fatta da Varoufakis, e cioé che il software del ministero delle finanze greco è controllato dalla Troika, non dalla Grecia! Alla faccia della sovranità nazionale!

Io credo che non possiamo far altro che ringraziare sia Tsipras che Varoufakis perché hanno mostrato entrambi di essere persone oneste e corrette che lavorano esclusivamente per il bene del loro popolo, cosa che qui in Italia chissà se riusciremo a vedere un giorno.

 

 

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