Parlare potabile
Come ho già avuto modo di raccontare qui, il mio comune è commissariato e i prossimi 6 e 7 maggio si andrà a scegliere il nuovo consiglio comunale. Se avete voglia di leggere qualcosa sulle candidature e i programmi, li copio qui.
Quello che mi interessava raccontarvi oggi è il “parlare potabile” di uno dei candidati sindaci, Giuliano Stivan. Egli cioè parla in modo comprensibile, non in politichese. Potete farvene un’idea leggendo questo estratto da un intervento in un consiglio comunale dello scorso anno:
RuandaBurundi
Sapete dove viviamo?, sapete con chi state parlando? Se siete convinti di parlare con i negri del Ruanda Burundi, con tutto il rispetto del Ruanda Burundi! Siamo sempre qui a tirarci per le file… Mi scuso per l’intolleranza e per lo sbotto… stiamo cercando di portare avanti degli argomenti condivisi, di dare degli stimoli e alla fine il risultato pratico è che anziché di arrivare a qualcosa di condiviso, è sempre una guerra all’ultima riga… se tu hai messo la virgola o se io ho messo il punto! Il problema di fondo è che non si riesca mai a ragionare da persone amministrative! La situazione mia e che sto cogliendo adesso è che noi stiamo cercando di portare un ragionamento… il buon senso vorrebbe e poi chiudo e le lascio finire tutto e poi vado via, per oggi alla collettività del lavoro tutto ho dato abbastanza! Il buon senso vorrebbe che quando si sbaglia o si commette un errore, anche in buona fede, si facesse un passo indietro e con un minimo di umiltà si dicesse scusa ho sbagliato!.. il ragionamento c’è e viene condiviso… se si vuol sempre avere ragione…
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