Politica e Poesia
Recentemente ho sentito una persona abbinare la parola Politica alla parola Poesia.
Mi si è accesa una lampadina, amo la Poesia alla follia, la poesia è un’arte nient’affatto inutile, l’etimologia della parola Poesia, deriva dal greco Poièsis, che significa “arte di comporre opere in versi”. E l’arte per i greci era considerata facimento cioè realizzazione concreta. Ed ecco quindi che ritroviamo la dignità perduta di quest’Arte, considerata troppo spesso inutile e adatta solo a perditempo con la testa sulle nuvole.
Beh direi che di un uomo come il neocentenario Pietro Ingrao si possono dire tante cose, ma non che è astratto e con la testa sulle nuvole. Questo grande vecchio della sinistra italiana, che ho sempre ammirato moltissimo, è anche poeta. Qui sotto alcuni stralci tratti dalla sua opera: “Il dubbio dei vincitori”. Buona lettura e buona riflessione!
LVI
Io nel fuggire
che me fuggo
inseguo la prigione altra
che essendo mi taglia
ala spenta del passero
che piega
più non fuggire nell’altro
e la tomba del nome
farsi vita
isola
repubblica.
XII
Pensammo una torre.
Scavammo nella polvere.
XXI
Nessuno annota il vento,
la polvere,
la sterminata polvere che il piede
incontra e calpesta.
Qui lo stralcio di un’intervista video rilasciata a Fausto Pellegrini sulla “Politica del dubbio”
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