I profughi lasciamoli morire a casa loro
Sì, i profughi lasciamoli morire a casa loro (per mano dei tagliagole libici, nigerini e ciadiani), questo è, tradotto dal politichese, il risultato del vertice del 28 agosto in Francia. Insieme a Italia, Francia, Germania e Spagna, c’erano i presidenti del Niger e del Ciad oltre al libico Fayez al-Sarraj e a Federica Mogherini, in rappresentanza dell’Unione Europea.
Come accade ultimamente, il racconto di quanto avviene durante i vertici è rovesciato: la narrazione è il contrario di quello che è stato stabilito. E quindi la vittoria del nostro Signore delle Spie Marco Minniti (come l’ha definito il New York Times), in realtà si traduce con: i profughi lasciamoli morire a casa loro – Lontano dagli occhi, lontano dal cuore, come si suol dire. È risaputo, infatti, che la cosiddetta guardia costiera libica è formata da bande, ne avevo già scritto ed ora c’è qualcuno (Associated Press e Reuters) molto più autorevole di me che ne parla.
Quello che è certo è che l’Europa è completamente fallita e che con queste scelte si volta le spalle alla Costituzione e a tutte le legislazioni nazionali ed internazionali in materia.
- Si vuole bloccare chi fugge direttamente nel proprio paese prima ancora che le persone arrivino in Libia;
- si intende verificare in Libia chi ha diritto d’asilo (Paese che non ha aderito alla Convenzione di Ginevra!);
- si intende dividere chi fugge dalla fame da chi fugge dalle guerre: i primi saranno rimandati al loro paese, i secondi in Libia.
La vignetta è del grandissimo Mauro Biani che, come sempre, dice tutto in pochi tratti.
Ed a questo punto, scusate, ma sono troppo triste arrabbiata ed anche indignata per aggiungere altro, per oggi basta così. C’è posto soltanto per due citazioni di Antonio Gramsci:
Quello che accade, accade non tanto perché una minoranza vuole che accada, quanto piuttosto perché la gran parte dei cittadini ha rinunciato alle sue responsabilità e ha lasciato che le cose accadessero.
e quindi:
Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza;
Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo;
organizzatevi perché avremo bisogno di tutta la vostra forza.
Antonio Gramsci
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