A proposito di Eubam e Frontex
Le quotidiane considerazioni di Fulvio Vassallo Paleologo su Facebook:
L’Europa sta coinvolgendo i paesi di transito con le missioni Eubam che dovranno spianare la strada all’intervento di Frontex per bloccare i potenziali richiedenti asilo,
inclusi siriani ed eritrei prima che possano tentare di raggiungere la Grecia, Cipro e Malta, ma soprattutto l’Italia. Si accetta generalmente l’idea che possano essere detenuti, stuprati, venduti ai trafficanti, purché la gente non lo sappia o possa fare finta di non saperlo…
Da Wikipedia: Frontex (nome completo: Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea) è un’istituzione dell’Unione europea il cui centro direzionale è a Varsavia, in Polonia. Il suo scopo è il coordinamento del pattugliamento delle frontiere esterne aeree, marittime e terrestri degli Stati della UE e l’implementazione di accordi con i Paesi confinanti con l’Unione europea per la riammissione dei migranti extracomunitari respinti lungo le frontiere.
Frontex è stata fondata dal decreto del Consiglio Europeo 2007/2004. L’agenzia ha iniziato ad operare il 3 ottobre 2005 ed è la prima ospitata in uno dei paesi di recente adesione dell’Unione.
Nel 2008 il budget dell’Agenzia è stato raddoppiato a 70 milioni di euro, di cui 31 saranno destinati soltanto alle missioni di pattugliamento delle frontiere marittime, nel Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico.[1]
Ad agosto 2013, oltre ai fondi in denaro, l’agenzia dispone di 26 elicotteri, 22 aerei, 113 navi ed attrezzatura radar da impiegarsi per eventuali respingimenti.
Il rafforzamento del ruolo dell’Agenzia è stato richiesto dal 2009 dal Jacques Barrot[2] e successivamente anche da alcuni stati membri, fra cui nel 2011 da Francia e Italia.[3]
In queste ore centinaia di migranti provenienti dalla Libia, dalla Tunisia e dalla Grecia, sbarcati ad Augusta (Siracusa) o in altri porti italiani, come Ancona e Venezia, sono a rischio di respingimento differito o sono accolti in condizioni indegne. Ecco in un rapporto del CIR la situazione di quest’anno, aggiornata al mese scorso, e le ragioni per le quali si possono verificare anche in Italia trattamenti inumani o degradanti ai danni di tutti i migranti e violazioni diffuse del diritto di accesso alla procedura di asilo.
Nelle pagine da 36 a 39 di questo recente rapporto del CIR le modalità di trattenimento nel Centro di primo soccorso e accoglienza (CPSA) di Pozzallo e di respingimento verso la Tunisia. Che non si ripeta in queste ore.
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