Rai, badanti e anziani

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La nostra mamma Rai ha pensato bene di racimolare un po’ di soldi di canone abbonamento dalle badanti. Una badante convivente con un anziano è iscritta in uno stato di famiglia diverso rispetto a quello dell’anziano per cui lavora.

Per questo motivo la Rai, dopo aver ricevuto la prima risposta, che spiega che la persona non possiede alcun televisore (il canone Rai è una tassa “sul possesso di un bene”), invia un’altra lettera dove dichiara appunto che la badante ha un diverso stato di famiglia e quindi deve pagare il canone.

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Recenti disposizioni legislative, prevedono che gli over 75 non debbano più pagare il canone Rai se rientrano nelle seguenti condizioni (Art. 1, comma 132, legge 24 dicembre 2007, n.248).
– aver compiuto 75 anni di età entro il termine di pagamento del canone;
– non convivere con altri soggetti diversi dal coniuge titolare di reddito proprio;
– possedere un reddito che unitamente a quello del proprio coniuge convivente, non sia superiore complessivamente ad euro 516,46 per tredici mensilità (euro 6.713,98 annui).

Quindi anziano e badante sono beffati entrambi, l’anziano non ottiene l’esenzione del canone; la badante lo deve pagare, anche se non possiede il televisore.

Questa è la Rai, non è la BBC.

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