Re-inventare l’età matura
Re-inventare l’età matura
Ricerca attorno alla seconda età adulta delle donne che negli anni Sessanta e Settanta “Uscirono dal bozzolo ” – Un percorso di ricerca e di autoformazione
Danno vita al progetto alcune Collaboratrici Scientifiche dalla Libera Università Dell’Autobiografia di Anghiari con la supervisione scientifica di Barbara Mapelli e il coordinamento di Lucia Portis e Susanna Ronconi.
Perché questa proposta?
Il percorso che proponiamo ha al centro proprio questa domanda: come viviamo, come stiamo costruendo questa nostra seconda età adulta?
Come andare alla ricerca di risposte a questa domanda?
La ricerca si svolge attraverso laboratori autobiografici, in cui al momento della scrittura individuale si intreccia la voce del piccolo gruppo, che fa delle parole di ognuna il tassello di una riflessione plurale. La ricerca che proponiamo è pertanto una con-ricerca, dove le storie individuali non sono passivamente affidate all’interpretazione di ricercatori/ricercatrici, ma è lo stesso gruppo protagonista del percorso a lavorare sui significati, a indicare interpretazioni, a immaginare sbocchi.
Cos’è il laboratorio autobiografico di ricerca e autofomazione?
Le scritture riguardano il passaggio alla seconda età matura declinato secondo alcuni temi fondamentali, quali il corpo, il lavoro, il lavoro di cura, l’amore, la maternità, la politica e l’impegno sociale, la presenza delle “altre” nelle nostre vite, l’idea di futuro… Il gruppo ascolta, non giudica, riflette ad alta voce, rispecchia, sostiene, arricchisce, si confronta, in un andirivieni continuo tra irriducibile originalità della storia individuale e eco di ogni storia nelle storie delle altre.
Donne nate tra il 1940 e il 1957 che hanno vissuto la stagione della “uscita dal bozzolo” sia attraverso un percorso personale o all’interno di ambiti collettivi. Donne che desiderano riflettere su di sé, “fare il punto”, autoformarsi, ritrovare la dimensione del gruppo e sono interessate a una narrazione che sia anche ponte e comunicazione con le donne più giovani. Donne che sono state disponibili a partecipare al percorso nella sua interezza, liberando per sé una piccola parte del proprio tempo.
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