Il rinnovo del permesso di soggiorno
Il rinnovo del permesso di soggiorno in Italia passo per passo:
La procedura prevede l’invio di una busta contenente il modulo con la domanda compilata e la fotocopia della documentazione richiesta in base alla tipologia di permesso da rinnovare;
Lo straniero ha quattro possibilità: presentare personalmente la domanda dopo averla compilata a mano (rigorosamente con penna nera e scrivendo all’interno dei riquadri predisposti); chiedere l’assistenza gratuita di un patronato; chiedere l’assistenza al proprio comune (nel caso lo stesso aderisca alla rete dei comuni che effettuano gratuitamente l’invio telematico della domanda); recarsi presso un’agenzia privata a pagamento.
Quante persone avranno visionato la sua pratica alla fine del percorso? Vediamolo insieme:
- lo straniero deve procurarsi il kit per l’invio postale della documentazione necessaria;
- recarsi al patronato o comune più vicino a chiedere l’appuntamento e l’elenco dei documenti necessari;
- preparare la documentazione richiesta (certificati di residenza e stato di famiglia, buste paga, cud per dimostrare il lavoro, copia del contratto di soggiorno con ricevuta della raccomandata relativa alla sua spedizione, copia del passaporto, del codice fiscale e della carta d’identità, marca da bollo da 14,62 €, altro in base alla tipologia di permesso);
- alla data prevista tornare al patronato dove l’addetto compilerà il modulo e lo invierà in via telematica al ministero, consegnando al contempo allo straniero il modulo cartaceo;
- con il modulo compilato e la busta aperta recarsi in posta (ma solo in uno dei 5332 uffici abilitati a spedire l’assicurata),
- farsi identificare dallo sportellista che verificherà la sua identità controllando il passaporto ed gli altri moduli contenuti nella busta;
- a questo punto la busta viene spedita, l’indirizzo di destinazione è la questura della provincia di residenza dell’immigrato, ma l’invio è effettuato al Centro di smistamento delle poste di Roma (CSA), luogo dove confluiscono tutte le domande presentate in Italia; all’immigrato è consegnata una ricevuta che dovrà conservare gelosamente per esibirla alle forze dell’ordine in caso di controllo.
- Al CSA gli addetti ricontrollano la documentazione;
- se tutto va bene, la stessa è inviata alla questura competente.
- A questo punto la questura, dopo avere a sua volta, ricontrollato le carte, convoca lo straniero per effettuare il fotosegnalamento (impronte digitali), farsi consegnare eventuali documenti mancanti e quattro foto (su sfondo bianco).
- Se tutto va bene l’immigrato riceverà un ulteriore appuntamento (di solito via SMS) per ritirare il permesso di soggiorno elettronico (PSE) che nel frattempo verrà stampato dal Poligrafico dello Stato.
Sembra che attualmente i tempi siano abbastanza ridotti e che in tre, quattro mesi si riesca ad ottenere il permesso di soggiorno rinnovato, ma inizialmente le persone attendevano circa diciotto mesi il rilascio del PSE e se lo vedevano consegnare quasi sempre già scaduto, in alcuni casi anche da più di sessanta giorni.
I costi sono elevatissimi, si è passati infatti dalla somma iniziale di 73,42€ (comprendente 30 € per la spedizione dell’assicurata, 27,50 € di costo del PSE, la marca da bollo da 14,62 € e la tassa di spedizione dell’assicurata) a una cifra che varia da 153,42 euro se il permesso ha una validità da 3 mesi a un anno (p. es. quelli per lavoro stagionale); – 173,42 euro se vale da uno a due anni (quelli per lavoro autonomo e subordinato con contratto a tempo determinato o per famiglia); – infine, 273,42 euro per chi richiede la Carta di soggiorno, ora carta CE per soggiornanti di lungo periodo. Ovviamente, nel caso di una famiglia di 5 persone (padre, madre e tre figli con più di 18 anni) la cifra si moltiplica per 5.
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