Come ho già avuto modo di scrivere, sabato prossimo sarà un giorno molto speciale per Anghiari e per la Libera Università dell’Autobiografia. Vi si terrà infatti il Convegno: “Per un’ecologia narrativa“.
Spesso l’attenzione alle tematiche ecologiste copre interessi che nulla hanno a che fare con l’ecologia; il tema è diventato una moda e chiunque sente di poterne parlare anche senza averne le competenze.
In questa situazione la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari mette a disposizione le proprie competenze per permettere a chiunque lo desideri di scrivere quello che è il proprio rapporto con la Terra, madre, ma anche figlia e sorella.
Il convegno serve appunto a inquadrare l’argomento, inserendolo nella giusta cornice con l’aiuto dei molti ospiti presenti.
Fra tutti spicca la figura di Vandana Shiva, famosa in tutto il mondo per il suo lavoro in difesa della Terra, per la tutela dei prodotti biologici coltivati dai contadini e contro il tentativo delle multinazionali (una per tutte: Monsanto) di brevettare i semi. Sembra impossibile che qualcuno pensi di brevettare una qualche varietà di riso, anziché l’ultimo modello di un avveniristico prodotto, ma le multinazionali sono abituate a ragionare unicamente in termini di profitto e quindi diventa logico pensare di brevettare il cibo. Con questa logica, nessuno, tranne Monsanto, potrà più coltivare quel determinato tipo di semente. Vandana Shiva vuole portare avanti un modo diverso di intendere il progresso, dove le multinazionali non hanno la possibilità di brevettare i semi e la finanza è confinata in uno spazio che le impedisce di impoverire le persone.
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