Scorte scartate, filastrocca sui profughi
Dopo il post di stamattina, mi è uscita questa specie di filastrocca e ve la propongo: Scorte scartate.
Scorte scartate che diventano scarti
scarti scartati,
occhi disincantati,
terrorizzati, liquidi, spaventati.
Scartati anche se pregiati
ammonticchiati, accantonati
messi da parte per il futuro
– sia mai che mi serve uno sguattero a buon mercato,
una sgualdrina da sbattere sul muro,
uno sporco negro parassita da esibire
e così la rabbia che ho dentro lenire.
Perché il futuro non lo voglio guardare
visto il posto dove stiamo per andare.
Ma la gente questo non lo deve sapere:
meglio la frottola del negro ruba-lavoro,
facciamogliela bere,
che poi, anche le cooperative si stan dando da fare
e io dovrei star fuori dall’affare?
Il futuro è così lontano e vago
io l’inquinamento mica lo pago!
Scorie di scarti
storie di scorie
scarti di storie
scorte di scarti
storie di scorte
scarti di scorte
scorie di storie
scorte di scorie
storie di scarti
scarti di scorie
scorte di storie
scorie di scorte
Scarti scartati,
occhi disincantati
terrorizzati, liquidi, spaventati…
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