Soggiorno a coniuge stesso sesso
Il diritto di soggiorno garantito al coniuge dello stesso sesso
Mentre anche da noi s’infiamma il dibattito sulle coppie di fatto, il tribunale di Reggio Emilia dà ragione a un cittadino uruguayano che intende risiedere in Italia con il coniuge italiano dello stesso sesso. La questura gli aveva negato la carta di soggiorno per familiari di cittadini UE, ma il tribunale ha stabilito che, in base alla direttiva comunitaria che regolamenta la libera circolazione negli Stati dell’Unione, la domanda dev’essere accolta. Anche la legge italiana n. 30/2007, che recepisce la direttiva, prevede che il diritto a soggiornare liberamente, fra gli altri spetti al:
2) partner che abbia contratto con il cittadino dell’Unione un’unione registrata sulla base della legislazione di uno Stato membro, qualora la legislazione italiana equipari l’unione registrata al matrimonio e nel rispetto delle condizioni previste dalla pertinente legislazione del nostro paese;
Sia chiaro, questa sentenza non ha nulla a che fare con il diritto di famiglia e le coppie di fatto, ma si limita a sancire il diritto alla libera circolazione e al soggiorno regolarmente in Italia.
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