Ue, il piano per altri morti
Quando le leggi e d i piani li fa chi non sa nulla e non capisce nulla. Il piano che stanno proponendo nei palazzi UE servirà a preparare la strada a nuove stragi, nuovi morti, nuove rotte, più difficili, per arrivare comunque. Mancano tutte quelle cose che potrebbero servire a salvare vite umane: possibilità di ingresso legale, visti provvisori per poter arrivare in aereo e chiedere asilo dove si desidera, accoglienza degna di questo nome. E tutto questo va contro i trattati internazionali di tutela dei diritti umani. Ed è appena il caso di ricordare che i morti, da 700, sono passati a 900.
Presentata al vertice congiunto di ministri degli Esteri e dell’Interno dell’Unione europea a Lussemburgo una lista di iniziative per rafforzare le operazioni Triton e Poseidon nel Mediterraneo. Più risorse finanziarie e la distruzione dei barconi
Un piano in dieci punti per affrontare l’emergenza immigrazione è stato presentato al vertice congiunto di ministri degli Esteri e dell’Interno dell’Unione europea a Lussemburgo dal commissario per l’Immigrazione Dimitris Avramopoulos. “Il piano – si legge in una nota – ha ottenuto il pieno sostegno dei ministri di Esteri e Interni”.
1) L’Unione Europea dovrà “rafforzare” le operazioni Triton e Poseidon nel Mediterraneo “aumentando le sue risorse finanziarie” ed estendendo la loro area d’intervento, si legge nel primo punto: “Presenteremo queste proposte al Consiglio Europeo che si riunirà giovedì in sessione straordinaria per affrontare la situazione nel Mediterraneo”, hanno annunciato Avramopoulos e l’Alto Rappresentante per la Politica Estera, Federica Mogherini, che ha presieduto la riunione.
2) Al secondo posto c’è “uno sforzo sistematico per catturare e distruggere le imbarcazioni usate dai trafficanti”.
3) Si prevedono incontri regolari fra Europol (l’ufficio di polizia europeo), Frontex (l’agenzia europea per la gestione delle frontiere esterne), Easo (l’ufficio europeo di sostegno per l’asilo) ed Eurojust (l’Unità di cooperazione giuridica europea) per raccogliere informazioni sul modus operandi e i fondi di cui dispongono i trafficanti di esseri umani.
4) Viene disposto che Easo dispieghi delle squadre operative in Italia e Grecia, per processare congiuntamente le richieste di asilo.
5) Gli Stati Membri prenderanno le impronte di tutti i migranti.
6) Verranno considerate opzioni per “un meccanismo di ricollocazione d’emergenza” .
7) Vi sarà un ampio programma volontario europeo pilota sul reinsediamento per le persone bisognose di protezione.
8) Verrà istituito un programma per mandare rapidamente indietro i migranti irregolari, coordinato da Frontex.
9) La Commissione e il Servizio di Azione Esterna dell’Ue si impegneranno assieme ai paesi confinanti con la Libia, in particolare verranno rafforzate le iniziative in Niger.
10) Verranno dispiegati funzionari di collegamento dell’immigrazione (Ilo) in paesi terzi chiave per raccogliere informazioni d’intelligence su flussi migratori e rafforzare il ruolo delle delegazioni europee.
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