Una visita al Teatro Olimpico di Vicenza
Vedere il Teatro Olimpico di Vicenza è sempre un’emozione unica e nuova. Ci sono tornata venerdì e la magia si è avverata nuovamente. In più ho avuto la fortuna di assistere ad un fantastico spettacolo di suoni e luci (di cui potrete avere un assaggio nel breve video più sotto). Buona visione e buona lettura.
Un po’ di storia
Il Teatro Olimpico fu commissionato nel 1580 all’architetto padovano Andrea Palladio dall’Accademia Olimpica di Vicenza, che gli chiese di progettare un teatro chiuso e stabile per la città. Dopo alcuni mesi il progetto è pronto. L’architettura si ispira ai teatri romani descritti da Vitruvio: gradinate ellittiche e cinte da colonnato, statue sul fregio, palcoscenico rettangolare e proscenio aperto da tre arcate, semicolonne con all’interno edicole e nicchie che ospitano statue e riquadri con bassorilievi. Andrea Palladio, che all’epoca aveva 72 anni, muore improvvisamente senza poter lavorare all’opera. Lo sostituirà il figlio Silla ed il nuovo teatro sarà terminato nel 1585 e la prima opera rappresentata sarà “Edipo Re” di Sofocle.
Per rappresentare la città di Tebe Vincenzo Scamozzi, erede spirituale di Palladio, realizzò le sette vie di Tebe con un’incredibile scenografia che, attraverso un abile gioco di prospettiva, dà un’impressione di profondità e lunghezza delle strade molto maggiore di quanto non siano in realtà. Più sotto potrete vederle in un video. Proprio per la loro particolare bellezza, le scenografie sono rimaste. È interessante sapere che il pavimento in legno è ancora quello originale di quando il teatro è stato costruito. Si tratta del teatro coperto più antico al mondo.
Durante la visita ho avuto la fortuna di assistere ad uno spettacolo di suoni e luci che mi ha permesso di ammirare il Teatro in una forma davvero speciale.
Se siete interessati, fra settembre ed ottobre ci sarà una serie imperdibile di spettacoli per i quali vi consiglio di prenotare i biglietti. Alcuni di essi, infatti, sono già esauriti.
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