Vassallo sulla strage di Lampedusa
Su Facebook, il professor Fulvio Vassallo Paleologo, docente di diritto all’università di Palermo e membro del direttivo Asgi, sostiene: “Se qualcuno pensava che dopo la strage di Lampedusa o dopo la denuncia per il reato di immigrazione clandestina non sarebbero più partiti si sbagliava di grosso.
Aprire un corridoio umanitario significa tre cose. Creare in Libia zone di sicurezza dove proteggere i richiedenti asilo dalle milizie armate. Andarli a prendere con navi dell’Unione Europea e distribuirli tra i diversi stati sospendendo il Regolamento Dublino. Inviare navi di salvataggio e non unità militari Frontex davanti alle coste libiche. I trafficanti adesso per evitare di essere scoperti sequestrano tutti i telefoni e nessuno può chiamare soccorso come in passato. Occorre anche avviare una indagine internazionale da affidare al Consiglio d’Europa per capire quali sono stati tempi e modi degli interventi di salvataggio. Tutto il resto sono solo parole che non rispettano vittime e superstiti di questa guerra.
Urgente un ponte aereo da Lampedusa verso i centri di accoglienza di tutte le regioni italiane. Darebbe un poco di respiro all’isola ed ai superstiti.
L’Unione Europea conferma la condanna a morte per i colpevoli di fuga da guerre e dittature. Non è una novità per chi ha inventato Frontex per sbarrare le frontiere della fortezza Europa. Ed adesso pensano ad un ‘altra “grande” missione di Frontex, ma nessuno chiarisce dove porteranno coloro che saranno salvati. Grande rischio di altri respingimenti collettivi con delega alle polizie dei paesi di transito e tanti soldi buttati per difendere i confini piuttosto che per salvare i profughi.
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