In base a una ricerca effettuata dalla Fondazione Leone Moressa – che ha analizzato le dinamiche occupazionali degli stranieri nel Nord Est dalla metà del 2008 – risulta che il 26,3% dei nuovi disoccupati (pari a 17.000 unità) è composto da stranieri.
Veneto e disoccupazione migrante
Il Veneto è la regione in cui il tasso di disoccupazione degli stranieri è più basso (12,8%, contro il 14,2% del Trentino e il 15,5% del Friuli).
Il totale dei disoccupati stranieri in Veneto risulta essere di 33.000 unità.
Il dato preoccupa soprattutto perché aver voluto legare la durata del permesso di soggiorno a un contratto di soggiorno, rende i migranti dei precari a vita. Per questo motivo molti personaggi di spicco si sono affannati ad affermare, da un lato, l’inutilità di nuove quote d’ingresso (diamo lavoro a chi è già qui), dall’altro la necessità di regolamentare gli ingressi.
Costoro dimenticano che gli ingressi in Italia sono bloccati dal 2007, anno in cui è stato emanato l’ultimo decreto flussi (quello del 2008 si è limitato a recuperare quote dell’anno precedente, quindi domande già presentate nel 2007 che sono state ripescate). Gli ingressi di questi ultimi anni hanno riguardato soltanto gli stagionali , il lavoro autonomo, gli ingressi per studio, ricerca scientifica e formazione professionale.
C’è un altro problema a cui nessuno sembra aver pensato: come faranno i minori stranieri che frequentano una qualsiasi scuola, a convertire il loro permesso di soggiorno di studio in permesso per lavoro, in assenza di quote?
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