Vivere in un Limbo
LIMBO
Matteo Calore, Gustav Hofer
Italy 2014 56′
SINOSSI
Immaginatevi che una delle persone più care con cui vivete – vostro padre, il vostro compagno, vostra madre, un figlio o un fratello – venga improvvisamente prelevata dalla polizia e imprigionata lontano da casa, con il rischio di essere per sempre espulsa dall’Italia, questo non per aver commesso un reato o un atto violento, ma solo per la mancanza di documenti in regola.
Un pericolo tanto angosciante quanto reale per le famiglie di molti immigrati inseriti nella nostra società ma in conflitto con la burocrazia. Questa è la realtà vissuta da Alejandro, Bouchaib, Karim, e Peter, rinchiusi nei C.I.E. (Centri di Identificazione ed Espulsione) di Torino, Trapani e Roma, e delle loro famiglie, che attendono in un limbo di sapere se i propri cari torneranno a casa o saranno mandati via dall’Italia. Limbo racconta le loro storie di attesa, rabbia e paura, di affetti in bilico tra famiglie e culture diverse.
Storie in cui i figli sembrano solo poter subire i destini di sofferenza e assenza dei padri e le donne devono reggere il peso di una legge ingiusta e senza cuore.
SCHEDA TECNICA
REGIA:
Matteo Calore, Gustav Hofer
SOGGETTO:
Matteo Calore, Gustav Hofer, Andrea Segre
FOTOGRAFIA:
Matteo Calore, Gustav Hofer
MONTAGGIO:
Sara Zavarise
MUSICHE:
Santi Pulvirenti
SUONO:
Alberto Cagol
DURATA: 56′
FORMATO: HD
LINGUA:
Italiano, spagnolo, inglese (sottotitoli in italiano)
PAESE DI PRODUZIONE:
Italia
PRODUZIONE:
PRODUTTORI ASSOCIATI:
IN COLLABORAZIONE CON:
CON IL SOSTEGNO DI:
SI RINGRAZIANO:
la Fondazione Erri De Luca e Valerio Mastandrea per il contributo artistico
LIMBO IN ANTEPRIMA ASSOLUTA SU RAI 3!
MERCOLEDI 27 AGOSTO 2014 alle ore 23.50 LIMBO sarà trasmesso in anteprima SU RAI 3 – DOC 3.
qui maggiori info, qui il comunicato stampa congiunto ZaLab – HIQ
Dopo i racconti dei respingimenti coatti di “Come un uomo sulla terra” e “Mare Chiuso”, ZaLab torna a parlare del tema da un’angolazione diversa, quella delle famiglie che vengono improvvisamente separate dai provvedimenti di reclusione nei CIE. Lo fa con il linguaggio che le appartiene da sempre, quello del cinema documentario.
Immaginatevi che una delle persone più care con cui vivete – vostro padre, il vostro compagno, vostra madre, un figlio o un fratello – venga improvvisamente prelavata dalla polizia e imprigionata lontano da casa, con il rischio di essere per sempre espulsa dall’Italia. Questo non per aver commesso un reato o un atto violento, ma solo per la mancanza di documenti in regola. Un pericolo tanto angosciante quanto reale per le famiglie di molti immigrati inseriti nella nostra società ma in conflitto con la burocrazia. Questa è la realtà vissuta da Alejandro, Bouchaib, Karim, e Peter, rinchiusi nei C.I.E. (Centri di Identificazione ed Espulsione) di Torino, Trapani e Roma, e delle loro famiglie, che attendono in un limbo di sapere se i propri cari torneranno a casa o saranno mandati via dall’Italia. Limbo racconta le loro storie di attesa, rabbia, speranza e paura, di affetti in bilico tra famiglie e culture diverse.
I registi Matteo Calore e Gustav Hofer hanno lavorato per quasi un anno raccogliendo storie all’interno dei CIE, incontrando innumerevoli difficoltà d’accesso alle strutture e forti resistenze da parte dei migranti stessi e delle loro famiglie, intimoriti da un sistema che viola sistematicamente i loro diritti di informazione e dignità personale. L’idea di raccontare questo punto di vista insolito è nata insieme ad Andrea Segre, che da anni produce documentari su questi temi, ed è stata accolta e sostenuta da due artisti a diverso titolo impegnati nella difesa dei diritti delle categorie più “fragili”, Erri De Luca e Valerio Mastandrea, diventati produttori associati (OhPen! Italia e Relief) del film. Open Society Foundations inoltre, riconoscendo il valore di denuncia di questo documentario, ha sostenuto fin dal primo momento la produzione che è approdata in anteprima assoluta a Doc 3, mercoledì 27 agosto alle 23.50. Rai 3 ribadisce in tal modo il ruolo proprio della televisione pubblica, scegliendo di promuovere un genere di qualità – il cinema documentario – poco diffuso sui canali televisivi italiani e diffondendo la conoscenza e l’informazione dei cittadini come chiavi per una società più inclusiva e civile.
Foto, locandina, credits e altre info sul film qui: www.zalab.org/limbo.
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